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Cosa vuol dire la bandiera della Serbia nella curva del Napoli dopo gli scontri ultras di Roma

Non c’è alcuna motivazione socio-politica dietro quella scelta ma ben altro e si collega a recenti fatti di cronaca nera per gli incidenti scoppiati nella Capitale e in un’area di servizio in autostrada.
A cura di Maurizio De Santis
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La bandiera serba apparsa nella curva dei tifosi del Napoli durante la partita contro la Cremonese.
La bandiera serba apparsa nella curva dei tifosi del Napoli durante la partita contro la Cremonese.

La bandiera della Serbia accanto allo striscione del gruppo Fedayn durante la partita di campionato contro la Cremonese. Che ci faceva il vessillo dei balcanici sistemato nella curva dei tifosi del Napoli? Non c'è alcuna motivazione socio-politica dietro quella scelta ma ben altro e fa riferimento ai recenti episodi di cronaca caratterizzati dagli scontri tra i sostenitori azzurri e quelli della Roma.

Conferme in tal senso arrivano anche da un video registrato all'esterno del "Maradona" e condiviso sui social network: mostra un gruppo di fans partenopei che, girati di spalle, col volto nascosto, intonano cori contro i giallorossi sventolando il drappo rosso, blu e bianco che reca lo stemma con l'aquila bicefala. "Sai perché hai perso lo striscione? C'è il serbo nell'aiuola!", ripetono più volte rivolgendosi ai romanisti.

I cori dei tifosi del Napoli che sventolano la bandiera serba all'esterno del "Maradona".
I cori dei tifosi del Napoli che sventolano la bandiera serba all'esterno del "Maradona".

Scorie di quanto avvenuto nelle ultime settimane e ha portato al divieto di trasferta imposto per un periodo di 2 mesi alle tifoserie di Napoli e Roma. Il provvedimento venne disposto dal Viminale con la chiusura dei settori ospiti degli stadi dove saranno di scena le formazioni di Spalletti e Mourinho. A corredo fu anche inserito un altro divieto: la vendita dei biglietti per le persone residenti nelle province del capoluogo campano e della Capitale. Nel caso specifico dei partenopei, oltre a Salernitana e Spezia (già giocate) anche Sassuolo ed Empoli.

Procedendo a ritroso nel tempo, si aggiungono altri dettagli a corredo della spiegazione sulla bandiera serba in curva al "Maradona". Risale al 5 febbraio scorso l'aggressione da parte di alcuni ultras della Stella Rossa nei confronti dei Fedayn romanisti: blitz durante il quale venne portato via lo striscione ai giallorossi.

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A rivendicare quel gesto e il compimento dell'agguato in Piazza Mancini è stato il gruppo ultrà "Delije" della squadra di Belgrado. Un'azione programmata e messa in atto un paio di settimane fa dopo il match tra Roma ed Empoli disputato allo stadio Olimpico. In Italia si trovavano già da qualche giorno: nell'Urbe erano giunti dopo aver assistito a Milano alla partita di basket con l'Olimpia e a Bologna alla commemorazione dell'ex allenatore Sinisa Mihajlovic (morto il 16 dicembre scorso). Lì avrebbero agito con la "collaborazione" dei tifosi napoletani.

Un'azione che fa seguito a quanto avvenuto il 9 gennaio scorso: in un'area di servizio, a Badia al Pino, all'altezza di Arezzo si scontrarono sostenitori azzurri e romanisti: la guerriglia scoppiata portò al blocco di quel tratto dell'autostrada A1 e all'arresto di 4 persone (tutte successivamente scarcerate).

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