Cosa vuol dire essere Luka Modric: in Turchia l’ottava standing ovation della stagione
Anche a 37 anni Luka Modric riesce a mostrare la sua immensa classe in ogni partita: il centrocampista è ancora uno dei grandi protagonisti con il Real Madrid e la Croazia che ha deciso di non abbandonare dopo il terzo posto conquistato agli ultimi Mondiali.
La stella croata rappresenta la sua nazionale dal 2006 e dal 2016 porta al braccio la fascia da capitano: ieri è sceso in campo come titolare nella partita di qualificazione ai prossimi Europei contro la Turchia nella suggestiva Timsah Arena, l'Arena del Coccodrillo.
In uno scenario che mette i brividi Modric è riuscito a offrire un'altra prestazione di spessore, portando la sua squadra alla vittoria per 2-0 pur senza partecipare ai gol. Vederlo muoversi in campo incanta anche gli avversari, rapiti dalla sua magia. E così al momento di abbandonare il campo per Lovro Majer è partita una grande standing ovation per il centrocampista.
No, non solo da parte dei tifosi della Croazia: ad alzarsi in piedi è stato anche lo spicchio riempito dai turchi proprio al di sopra delle due panchine. Un momento toccante anche per lo stesso giocatore, visibilmente emozionato, che spesso è riuscito ad accaparrarsi le simpatie anche dei calorosi avversari.
Non è la prima volta che Modric riceve lodi e standing ovation da parte di tifosi che non appartengono alla sua squadra. Per l'esattezza in questa stagione è accaduto già otto volte, compresa la notte di Anfield in cui il pubblico di Liverpool, eliminato dalla Champions League con una sonora batosta fra andata e ritorno negli ottavi, ha deciso di alzarsi in piedi per acclamare il campione.
È successo anche in Qatar contro l'Argentina: i fan hanno approfittato di un calcio d'angolo per mostrargli tutto l'affetto e il rispetto, scene davvero inusuali da vedere nel mondo del calcio al giorno d'oggi.
Modric mette tutti d'accordo ed è impossibile non alzarsi in piedi quando abbandona il campo. La Croazia è al sicuro, dato che il centrocampista ha annunciato che continuerà a giocare finché starà bene, con l'obiettivo di chiudere magari la sua gloriosa carriera internazionale proprio all'Europeo, ancora da protagonista.