Cosa vuol dire allenare Leo Messi nello spogliatoio del Barcellona
Leo Messi è uno dei calciatori più forti di ogni tempo. Gestirlo non è semplice. In questi ultimi anni di carriera forse sarà ancora più complicato per i suoi allenatori. Leo è una divinità e avendo 33 anni non può avere la brillantezza e la continuità del passato, ma rispetto al passato ha anche valanghe di gol e numerosi trofei in più. Quique Setien, che fino a Ferragosto è stato il tecnico del Barcellona, in una lunga intervista ha spiegato cosa significa allenare Messi e ha fatto capire quanto pesa Leo nello spogliatoio del Barcellona.
Messi è il migliore di sempre, ma è complicato da gestire
Ha parlato con il Mundo Deportivo l'ex allenatore che agli intervistatori, tra questi c'era anche Vicente Del Bosque, totem del calcio spagnolo (Campione del Mondo e d'Europa con la Spagna), ha spiegato quant'è difficile relazionarsi con Messi, che ha definito il più grande di sempre: "Credo sia il migliore di tutti i tempi. Ci sono stati altri grandi giocatori che sono stati grandi, ma la continuità che ha avuto Messi non l'ha avuta nessuno. Forse solo Pelé". Quando lo scorso gennaio è arrivato sulla panchina del Barcellona Setien sapeva bene che avrebbe potuto trovare dei calciatori difficili da gestire. Ma forse non che sarebbe stato complicato avere a che fare nella quotidianità il 10 del Barcellona: "Messi è un giocatore complicato da gestire. Più di quanto si pensi. Vedi cose che non ti aspetti. E allora ti chiedi: chi sono io per cambiarlo? Se lo hanno accettato così com'è per tanti anni e non lo hanno cambiato".
La lite tra Setien e Messi, le parole dell'ex tecnico
Dopo aver anche parlato dell'8-2 incassato dal Bayern Monaco in Champions League e del suo approccio nello spogliatoio: "La realtà è che non potevo essere me stesso e non ho fatto ciò che dovevo fare. Quel ko per 2-8 con il Bayern mi ha segnato, anche se poi ho scoperto che era stato già deciso il mio esonero", Setien ha parlato di quando ha avuto un vero battibecco con Messi. L'argentino contestò una scelta del tecnico, che gli rispose: "Se non ti piace quello che dico, quella è la porta".