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Cosa vince chi vince la Supercoppa Italiana: quanto guadagnano Milan o Inter in caso di vittoria

Quanto guadagneranno Milan e Inter e quale cifra metterà in tasca la formazione che solleverà la Supercoppa italiana? La somma è superiore rispetto a quella delle edizioni più recenti.
A cura di Maurizio De Santis
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Ultima edizione della Supercoppa italiana in Arabia Saudita: il montepremi, quanto guadagnano Milan e Inter
Ultima edizione della Supercoppa italiana in Arabia Saudita: il montepremi, quanto guadagnano Milan e Inter

Milan e Inter si affrontano questa sera (ore 20 italiane) nella finale di Supercoppa Italiana 2023. A ospitare la partita, come da accordi commerciali siglati nel 2018, sarà lo Stadio dell’Università King Saud di Riyad (in Arabia Saudita). Quanto guadagneranno le due squadre e quale cifra metterà in tasca la formazione che solleverà il trofeo? La somma è superiore rispetto a quella delle edizioni più recenti.

Quanto guadagnano Milan o Inter in caso di vittoria: le cifre e i premi della Supercoppa

Nel contratto stipulato tra la Lega Calcio e il ministero dello Sport saudita il montepremi complessivo è di 7.5 milioni di euro (tra i più ricchi di sempre), un importo che sarebbe stato inferiore nel caso di mancata partecipazione di una fra Juventus, Roma, Milan o Inter. Un 10% finirà nelle casse della Lega Calcio, la parte restante sarà ripartita tra le due formazioni, con una leggera prevalenza (circa 500 mila euro in più) per chi alzerà il trofeo. Conti alla mano alla vincente spetterà poco meno di 3,4 milioni di euro mentre chi perderà si consolerà con un tesoretto un po' più basso (poco al di sotto della soglia dei 3 milioni).

L'investimento complessivo da 24 milioni di euro messo sul piatto della Lega Calcio per il contratto firmato nel 2018 potrebbe lievitare nelle prossime edizioni. L'asticella arriverebbe fino a 150 milioni per giocare in Arabia Saudita altre quattro finali di Supercoppa italiana ma a una condizione: cambiare il format. Non più gara secca ma un quadrangolare (Final Four) imperniato su due semifinali e una finale (l'esempio più tangibile è il modello adottato in Spagna per la Supercoppa iberica vinta dal Barcellona). Cosa c'è dietro questa scelta? La volontà da parte del Paese arabo di preparare il terreno e rafforzare la candidatura a ospitare i Mondiali 2030.

Com'è fatta il trofeo della Supercoppa italiana

La Supercoppa Italiana è il trofeo più leggero d'Italia: pesa 7,5 kg, poco meno della Coppa Italia che arriva a circa 8. È fatta interamente in argento e non in oro come la stessa Coppa Italia oppure il trofeo che viene assegnato alla squadra che vince lo scudetto. Oltre ai fregi sulla parte superiore, c'è una particolarità alla base, intarsiata riproducendo le figure stilizzate di atleti, creando un effetto molto simile al premio dell'Europa League (ex Coppa Uefa). Il logo della competizione è collocato sotto la base ed è una rappresentazione grafica dello stesso trofeo.

La prima edizione della Supercoppa italiana – nata da un'idea dell'ex presidente della Sampdoria, Mantovani –  si è giocata nel 1988, a vincerla fu il Milan. Da allora è stata la Juventus a mettere in bacheca il maggior numero di trofei (9) seguita dai rossoneri (7), Inter (6), Lazio (5), Napoli e Roma (2), Sampdoria, Parma e Fiorentina (1). Per undici volte la finalissima si è giocata all'estero (tra Stati Uniti, Libia, Cina, Qatar e Arabia Saudita), sempre in estate (tra agosto e settembre) oppure a dicembre o a gennaio.

La finale odierna tra Milan e Inter è l'ultima edizione – salvo nuovo contratto – che si disputerà a gennaio e nel Paese arabo. Perché se il triennio è stato già superato, si va ancora all'estero e così lontano? La pandemia ha costretto gli organizzatori a rivedere i piani riportando in Italia le ultime 2 edizioni (gennaio 2021 e gennaio 2022) e rinviando l'appuntamento saudita a quest'anno.

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