Cosa succede alla Roma? L’ombra di Franco Baldini sul post Petrachi
Il divorzio tra Gianluca Petrachi e la Roma è ufficiale. Il club capitolino nelle scorse ore ha ufficializzato la rottura insanabile con l'ex Torino, sospeso con effetto immediato dall'incarico di direttore sportivo. Se allenatore e squadra saranno al momento "guidati" dal CEO del club Guido Fienga, ad occuparsi delle vicende di mercato prendendo di fatto il posto di Petrachi sarà una vecchia conoscenza della dirigenza della Roma ovvero Franco Baldini, già consulente del presidente Pallotta, con al suo fianco il team manager ed ex portiere Morgan De Sanctis.
Roma, ufficiale la rottura con il ds Petrachi. Più potere a Franco Baldini
Nessun margine per ricucire lo stratto tra la dirigenza della Roma e Gianluca Petrachi. Quest'ultimo è stato sospeso dall'incarico di direttore sportivo, dopo che i vertici della società capitolina non avevano digerito alcune prese di posizione forti e interviste in cui si era espresso anche in maniera troppo critica nei confronti del club. Club che non ha digerito anche quanto accaduto in occasione di Sassuolo-Roma, quando Petrachi si rese protagonista di uno sfogo a fine primo tempo negli spogliatoi contro la squadra, "rubando la scena" a Fonseca. Inevitabile dunque la separazione, con Pallotta pronto ad affidarsi almeno in questa prima fase a Franco Baldini, suo consulente che già in passato ha ricoperto il ruolo di ds, con Morgan De Sanctis che dunque potrebbe vedere ampliate le sue mansioni da team manager.
Franco Baldini, la sua carriera con la Roma
Franco Baldini, ex calciatore di Bologna, Bari, Pescara e Foggia, è entrato nella dirigenza della Roma nel lontano 1998 prima da consulente di mercato e poi da direttore sportivo. Ha contribuito a portare nella Capitale campioni del calibro di Batistuta, Samuel e Emerson, mettendo dunque anche la sua firma sulla cavalcata scudetto del 2001. Nel 2004 nell’ambito dell’operazione per l’acquisto di Mexes finisce al centro di un battaglia legale con l’Auxerre che accusa la Roma di aver fatto firmare il difensore quando era ancora sotto contratto con i francesi. La FIFA dà ragione a questi ultimi anche se poi il Tas attenua la stangata nei confronti dei giallorossi (blocco del mercato e indennizzo da 8 milioni all’Auxerre). Nel 2005 il primo addio alla Roma, dopo la divergenza di vendute con la famiglia Sensi, e con l’amministratice delegata Rosella. Dopo il passaggio al Real Madrid, in cui si ricompone il sodalizio con Fabio Capello, nel 2007 segue il mister friulano anche nell’avventura con la nazionale inglese nelle vesti di assistant manager.
Che ruolo ha avuto nelle ultime stagioni alla Roma Franco Baldini
Il primo ritorno alla Roma si concretizza poi nel 2011. Dopo alti e bassi nel 2013 arriva il nuovo addio, con Baldini che torna in Premier al Tottenham e poi veste i panni del consulente esterno del Marsiglia. Nel 2016 ecco la terza esperienza in giallorosso, questa volta nelle vesti di consulente esterno. In più di un'occasione si è parlato della sua figura e delle sue possibili ingerenze nelle scelte della Roma, nonostante ufficialmente nel suo incarico siano previste solo questioni di sponsor, relazioni internazionali e comunicazione.
A tal proposito il CEO della Roma Fienga in occasione dell'assemblea dei soci di un anno fa dichiarò: "Baldini è un consulente dell’azionista di maggioranza. Non ha alcun ruolo nella governance della Società. Il managment della Società è il soggetto collettivo che elabora le strategie e ne determina l’esecuzione. Qualsiasi investitore usa confrontarsi con esperti del settore in cui investe e Baldini è uno di questi. La definizione delle strategie e le decisioni delle stesse spettano solo al management di questa Società. Da quando ho assunto la carica di CEO, a partite della scelta di Ranieri, fino al processo di selezione del nuovo direttore sportivo, passando per mister Fonseca, è tutto avvenuto attraverso un processo decisionale gestito e finalizzato dal management di questa Società". Pur restando quasi "nell'ombra", Franco Baldini ha comunque avuto un ruolo di potere e ora toccherà a lui occuparsi anche del mercato dopo l'addio di Petrachi. Il primo colpo è già in canna, e potrebbe essere l'ingaggio dello spagnolo Pedro, in uscita dal Chelsea.