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Guerra in Ucraina

Cosa succede ai Mondiali in Qatar con la guerra tra Russia e Ucraina

Le sanzioni decise unitamente da FIFA e UEFA, in sostegno al CIO, hanno estromesso definitivamente la nazionale russa dai Mondiali in Qatar 2022.
A cura di Alessio Pediglieri
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Il conflitto in corso tra Russia e Ucraina ha avuto già evidenti ripercussioni sul Mondiale in Qatar 2022 con l'esclusione a priori della Nazionale russa dalle sfide playoff di marzo che determinano gli ultimi posti a disposizione per la kermesse iridata del prossimo inverno. Ovviamente, un appuntamento molto lontano rispetto alla tragica attualità della guerra ucraino-russa che, dovesse continuare, potrebbe fare arrivare l'onda lunga delle ostilità nell'Est d'Europa. I Mondiali 2022 inizieranno il prossimo 21 novembre 2022 alle 11 italiane (13 secondo il fuso orario del Qatar) allo stadio Al Bayt.

La guerra difficilmente avrà nuovi riverberi sulla kermesse iridata più di quanto non  abbia già avuto in termini di sanzioni e decisioni prese dai due organismi sportivi più importanti, UEFA e FIFA con limitazioni, sospensioni ed esclusioni che hanno avuto il contraccolpo soprattutto per la fase dei playoff su alcune partite nello specifico che hanno riguardato la nazionale russa. Non è oramai un mistero, infatti che la Russia sia stata estromessa da Qatar 2022 e anche l'ultimo ricorso al TAS è stato respinto, confermando le scelte di UEFA e FIFA che non contravvengono ai valori fondamentali dello sport cui aveva fatto appello la Federcalcio russa.

Una decisione obbligata, che ha coinvolto anche i club estromessi dalle varie coppe e che sono incappati nelle restrizioni e nelle sanzioni per punire l'intervento bellico contro l'Ucraina di Vladimir Putin. Una "tolleranza zero" che si riassume nelle direttive che hanno compreso ad ampio raggio l'intero panorama sportivo dell'ex Unione Sovietica, in linea con le raccomandazioni del Comitato Olimpico Internazionale (CIO):

  • Tutte le squadre russe, nazionali o squadre di club, saranno sospese dalla partecipazione a entrambe le competizioni FIFA e UEFA fino a nuovo avviso
  • Nessuna competizione internazionale potrà essere giocata sul territorio della Russia: campo neutrale e senza spettatori per le gare interne
  • L’associazione che rappresenta la Russia parteciperà a qualsiasi competizione sotto il nome di "Football Union of Russia (RFU)" e non più come "Russia"
  • Nessuna bandiera o inno della Russia verranno utilizzati nelle partite a cui partecipano squadre della Federcalcio russa

Ciò ha significato il passaggio alla finale dei playoff per i Mondiali da parte della Polonia, che avrebbe dovuto sfidare la Russia e che si era opposta nell'immediato a disputare l'incontro. A seguito del rifiuto della federcalcio polacca di scendere in campo, era seguito l'appoggio incondizionato di Repubblica Ceca e Svezia, le altre due Nazionali inserite nel playoff con la Russia che avevano a loro volta dichiarato di non giocare l'eventuale gara.

Uno stravolgimento del quadro dei playoff mondiali che potrebbe avere anche qualche ulteriore ripercussione. In seno alla FIFA ci sarebbe anche una analisi, più delicata e meno percorribile, di permettere alla Nazionale ucraina di accedere di diritto alla fase finale dei Mondiali in Qatar che al momento saranno totalmente estranei al calcio russo, al di là di come si evolverà la situazione bellica da qui al prossimo inverno. Intanto, la decisione ufficiale è stata quella di rinviare il playoff che riguarda la nazionale ucraina alla prossima estate: "La partita tra Scozia e Ucraina, inizialmente prevista per il 24 marzo 2022, sarà ora posticipata alla finestra di giugno e – si legge nella nota ufficiale della FIFA – di conseguenza, anche la partita tra le vincitrici di Scozia-Ucraina e Galles-Austria sarà posticipata nella stessa finestra"

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