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Pogba positivo al doping, le ultime news

Cosa rischia Pogba dopo la positività al testosterone: squalifica fino a 4 anni per doping

Dopo la positività al testosterone dalle prime analisi effettuate a seguito di Udinese-Juventus, ora si devono attendere le contro analisi. Se verrà confermata l’assunzione della sostanza per Pogba si potrebbe spalancare una lunga squalifica, fino a 4 anni.
A cura di Alessio Pediglieri
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La notizia della positività di Paul Pogba al testosterone ha scosso il mondo del calcio e dello sport in generale: il centrocampista in forza alla Juventus e nazionale francese a seguito dei controlli antidoping eseguiti dopo le prime giornate di campionato, non avrebbe superato il test e adesso rischia di incorrere in una severa squalifica, fino a 4 anni che sancirebbero l'eventuale chiusura anticipata della carriera del francese oramai 30enne. Bisognerà comunque attendere le contro analisi, perché fino a quel momento Pogba può ancora evitare sanzioni in caso di negatività.

Il controllo in cui è risultata la positività al testosterone è relativo a quello effettuato dopo la prima giornata di campionato quando la Juventus aveva giocato in trasferta alla Dacia Arena contro l'Udinese. In quell'occasione, i bianconeri di Allegri avevano trionfato 3-0 e Paul Pogba, regolarmente convocato, era rimasto per tutti i 90 minuti in panchina. Una scelta che però non ha evitato di finire nella chiamata casuale effettuata dai medici ispettori della FMSI (Federazione Medico Sportiva Italiana) in collaborazione con i Rappresentanti Antidoping della FIGC.

Ora, come da regolamento, bisognerà attendere comunque le contro analisi prima di formulare qualsiasi tipo di ipotesi perché fino a quel momento Pogba ha diritto di avere il beneficio del dubbio senza alcuna accusa formale. Il regolamento, però, cosa prevede nella malaugurata ipotesi di una conferma della positività al testosterone?

Cos’è il testosterone e perché è vietato dall’antidoping

Tra le sostanze proibite, considerate a tutti gli effetti doping nel mondo dello sport c'è ovviamente il testosterone, ormone appartenente alla categoria degli androgeni. Il testosterone viene usato come steroide anabolizzante ed è stato molto popolare tra i bodybuilder per stimolare la crescita muscolare. In chi pratica gli sport di resistenza, invece, viene usato perché, aumenta la quantità di globuli rossi e di conseguenza anche la quantità di ossigeno trasportata nel sangue.

La Wada (World Antidoping Agency) ha riconosciuto come cause valide per la prescrizione del testosterone in un atleta professionista, solamente in caso di comprovato ipogonadismo maschile da cause organiche, separandolo da quello funzionale, causato da fattori esterni come abuso di alcool, farmaci o droghe, e considerato, per cui l'assunzione di testosterone è da considerarsi pratica illecita.

Pogba rischia una squalifica fino a 4 anni per doping

Il Codice Sportivo Antidoping formulato dalla NADA in base alle direttive internazionali WADA e adottato dalla FIGC, spiega nel dettaglio le circostanze che determinano la squalifica di un atleta con uno stop non inferiore a 1 anno e che può arrivare fino a 4 stagioni.

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Nel merito, in caso di positività confermata dalle contro analisi alla sostanza contestata (testosterone) Pogba sarà costretto ad andare a giudizio davanti al tribunale nazionale dell’antidoping e subire le pene previste: una squalifica fino a due anni, che potrebbero anche raddoppiare in caso di accertata intenzionalità nell’assunzione del prodotto proibito.

Quando si conoscerà il risultato delle controanalisi

In questo momento, comunque si è in quella fase che il regolamento definisce "Fase di indagine" prevista nel "Provvedimento Disciplinare" all'interno delle Norme Sportive Antidoping e che recita come all'atleta coinvolto in una positività del primo campione, si dia il "diritto di richiedere, entro 3 (tre) giorni dalla data di notifica dell’Esito avverso, l’effettuazione della controanalisi con oneri a suo carico".

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Fino a quel momento, Paul Pogba si trova adesso in ciò che viene definita "sospensione cautelare" (Art. 22 delle Norme sportive Antidoping) fino alla conclusione delle analisi del secondo campione. Ed è a quel punto che scatterebbero le eventuali, durissime, sanzioni previste nella Sezione II, Art. 4 "Sanzioni individuali" in cui si evidenzia che il massimo provvedimento possa arrivare fino a 4 anni "se la violazione delle norme antidoping riguarda una sostanza vietata specificata e l’Organizzazione Antidoping è in grado di dimostrare che la violazione è intenzionale"

Il nodo dell’intenzionalità

Elemento fondamentale nel potersi districare attorno al caso Pogba, è quello dell'"intenzionalità" che nel regolamento Antidoping è il fulcro attorno cui gira l'eventuale durata della squalifica. I termini della sospensione potrebbero essere dimezzati da 4 anni a 2 (in caso di massima sanzione) se il calciatore riuscisse a dimostrare che la sostanza incriminata, in questo caso il testosterone, sia stata presa in modo "non intenzionalmente".

Un procedimento di verifica che scatterebbe comunque solamente a seguito della fase delle controanalisi che rispondessero ancora di positività, confermando il primo campione. Nel qual caso, la tesi difensiva potrebbe proprio spingere su questo aspetto, come accadde in un altro caso recente di doping, sempre nel calcio, che coinvolse il difensore dell'Atalanta, José Luis Palomino: proprio la dimostrazione di non aver assunto farmaci illeciti col fine di frode lo ha portato all'assoluzione di fronte al Tribunale Nazionale Antidoping, anche se resta ancora in attesa di giudizio davanti al Tas.

Cosa farà la Juve con contratto e stipendio di Pogba in caso di conferma della positività

Prematuro a dirsi perché l'evoluzione della vicenda è tutta ancora da capire. Il club bianconero ha emesso la nota ufficiale, pubblicata sui propri profili social, dove ha comunicato "che in data odierna il calciatore Paul Labile Pogba ha ricevuto, da parte del Tribunale Nazionale Antidoping, il provvedimento di sospensione cautelare a seguito dell’esito avverso alle analisi effettuate in data 20 agosto 2023. La Società si riserva di valutare i prossimi passaggi procedurali."

Anche in questo caso bisognerà attendere il risultato delle contro analisi, poi si procederà a prendere mano sulle azioni da fare, anche per tutelarsi. Intanto, la positività al doping rientra tra i casi in cui è possibile sospendere la retribuzione di un calciatore, fino alla rescissione del contratto in essere nel caso fosse confermata la squalifica e accertata la responsabilità del giocatore.

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