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Cosa rischia il Verona dopo il sequestro delle quote societarie e come può cambiare la classifica

Quali rischi può correre il Verona dopo la vicenda che vede interessato il club e l’indagine nei confronti del presidente Setti accusato di bancarotta.
A cura di Fabrizio Rinelli
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"La vicenda non riguarda il patrimonio del club". Il Verona si è affrettato a mettere le cose in chiaro subito dopo la note del sequestro da parte della Guardia di Finanza del 100% delle quote societarie. A questo si aggiunge anche che il presidente, Maurizio Setti, è indagato per bancarotta. Ciò che viene contestato al patron degli scaligeri è di aver spostato la società dell'Hellas dal pacchetto azionario di una srl (sempre a lui riconducibile) fallita nel 2021, senza pagarne il corrispettivo. Accusa che lo stesso club respinge con la nota diramata nella giornata di oggi. Al momento però non c'è ancora un deferimento per il club veneto.

Una situazione che in futuro potrebbe mettere a repentaglio anche la squadra attualmente penultima nella classifica di Serie A con 11 punti a +3 sulla Salernitana fanalino di coda. In attesa di capire come si evolveranno le indagini infatti, le ipotesi che si fanno quando si tratta di queste situazioni, sono tante. Uno spunto è da trovare nell'articolo 8 del Codice di Giustizia Sportiva alla voce "Sanzioni a carico delle società". Qui, a seconda di quali saranno le responsabilità emerse dalle indagini nella vicenda, ci potrebbero essere forti ripercussioni anche in ambito sportivo e dunque sulla squadra.

Il Verona attualmente è penultimo in classifica.
Il Verona attualmente è penultimo in classifica.

L'articolo 8 evidenzia: "Le società che si rendono responsabili della violazione dello Statuto, del Codice, delle norme federali e di ogni altra disposizione loro applicabile, sono punibili con una o più delle seguenti sanzioni, commisurate alla natura e alla gravità dei fatti commessi":

  • a) ammonizione;
  • b) ammenda;
  • c) ammenda con diffida;
  • d) obbligo di disputare una o più gare con uno o più settori privi di spettatori;
  • e) obbligo di disputare una o più gare a porte chiuse;
  • f) squalifica del campo per una o più giornate di gara o a tempo determinato fino a due anni;
  • g) penalizzazione di uno o più punti in classifica; se la penalizzazione sul punteggio è inefficace in termini di afflittività nella stagione sportiva in corso è fatta scontare, in tutto o in parte, nella stagione sportiva seguente;
  • h) retrocessione all'ultimo posto in classifica del campionato di competenza o di qualsiasi altra competizione agonistica obbligatoria; la retrocessione all’ultimo posto comporta comunque il passaggio alla categoria inferiore;
  • i) esclusione dal campionato di competenza o da qualsiasi altra competizione agonistica obbligatoria, con assegnazione da parte del Consiglio federale ad uno dei campionati di categoria inferiore
Il presidente del Verona, Maurizio Setti.
Il presidente del Verona, Maurizio Setti.

A seconda di come si evolverà l'inchiesta – a questo punto potrebbe esserci un deferimento per il club – si andrebbe da un'ammenda alla società fino all'ipotesi più estrema ovvero la penalizzazione di uno o più punti in classifica fino all'esclusione dal campionato con la retrocessione all'ultimo posto in classifica. Si tratta comunque di sanzioni generiche che possono essere comminate alle squadre a seconda dei singoli casi. Da capire dunque se l'inchiesta possa avere delle ripercussioni anche a livello sportivo per il club scaligero. Al momento infatti, ufficialmente, il Verona non corre pericoli ma è una situazione in continua evoluzione e gli scenari potrebbero cambiare da un giorno all'altro.

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