Cosa rischia il Milan in Serie A e Champions per l’inchiesta Elliot-RedBird: possibili penalizzazioni
Chi è veramente il proprietario del Milan e cosa rischia il club per l'indagine condotta dalla Procura di Milano? I riscontri raccolti dalla Guardia di Finanza hanno dato impulso all'indagine della Procura di Milano che mira a fare luce su un sospetto: la società appartiene effettivamente a Gerry Cardinale (il finanziere del fondo americano RedBird che l'acquisì nel 2022, foto in basso) oppure è ancora sotto la sfera di controllo del fondo statunitense Elliott del finanziere Paul Singer?
Per questo motivo l'attuale amministratore delegato, Giorgio Furlani (foto sotto), e quello precedente (Ivan Gazidis, dal 2018 al 2022) figurano nel registro degli indagati: l'ipotesi di reato è "ostacolo all'esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza" che nello specifico lo sarebbe stato anche all'attività della FIGC di vigilanza sui requisiti di legge delle società proprietarie di calcio. Ma è tutta da dimostrare e in ogni caso è ancora presto per tracciare con certezza responsabilità in ambito penale ed eventuali ricadute sportive.
Le possibile conseguenza in ambito sportivo per il club
Nel primo caso la violazione contestata è un "reato proprio", ovvero può essere commessa solo da chi in un'azienda ricopre determinate cariche e per legge deve fornire quelle specifiche comunicazioni: nel Milan l'obbligo di effettuarle spettano all'amministratore delegato, ecco perché risultano indagati Furlani e Gazidis, non anche il presidente, Scaroni. Quanto all'aspetto delle possibili sanzioni sportive, la Procura Federale non ha ancora ricevuto alcun atto e non potrà avviare alcun procedimento fino a quando non riceverà contestazioni ufficiali.
Il filo conduttore è nella relazione dei pm: gli amministratori della società lussemburghese Project Redblack, che controlla la Rossoneri Sport Investment, anch'essa lussemburghese e "detentrice delle azioni" del Milan, assieme all'ad rossonero Furlani e al predecessore Gazidis avrebbero esposto "fatti materiali non rispondenti al vero" oppure nascosto alla FIGC "fatti che avrebbero dovuto comunicare" relativi alla "situazione economica, patrimoniale e finanziaria relativa all'assetto proprietario della società". In buona sostanza l'intera operazione di cessione sarebbe avvenuta senza aver dato una "esaustiva e trasparente comunicazione alla Figc" e omettendo "circostanze rilevanti circa la effettiva proprietà della società".
Cosa può accadere al Milan in Serie A? Potrebbe essere sanzionato con una multa o una penalizzazione. La traccia da seguire sarebbe quella dell'illecito amministrativo come previsto dall'articolo 31, comma 1, CGS che fa riferimento a "informazioni mendaci, reticenti o parziali" anche "agli altri organi di controllo della Federazione" oltre alla Covisoc e alla Giustizia Sportiva. O ancora più nello specifico dall'articolo 32, comma 5, CGS secondo cui "la società che non adempie agli obblighi di comunicazione e di deposito nei termini fissati dalle disposizioni federali in materia di controllo delle società professionistiche o di ammissione ai campionati professionistici o di rilascio delle licenze Figc è punita, per ogni inadempimento, con le sanzioni previste dalle medesime disposizioni federali ovvero, in mancanza, con quelle dell’ammenda o della penalizzazione di uno o più punti in classifica".
Prima ancora c'è l'articolo 4 che obbliga tutti, anche società e dirigenti, a osservare "i principi della lealtà, della correttezza e della probità in ogni rapporto comunque riferibile all'attività sportiva". Anche in questo caso si rischia ammenda e penalizzazione.
Cosa dice l'articolo 5 del regolamento Uefa
Ripercussioni potrebbero esserci (ma si è ancora nel campo delle ipotesi) anche in Europa per la violazione dell'articolo 5 del regolamento Uefa: "nessun club che partecipa ad una competizione Uefa per club, può direttamente o indirettamente detenere o negoziare titoli o azioni di qualsiasi altro club che vi partecipi. Un membro di una Società che partecipa alle competizioni Uefa per club, non può essere allo stesso tempo coinvolto a qualsiasi titolo nella gestione, amministrazione o prestazione di qualsiasi altro club". E ancora:"nessuna persona fisica o giuridica può avere il controllo o l’influenze su più di una Società calcistica che partecipa alle competizioni Uefa per club".
È la situazione nella quale sembra sia trovarsi il fondo Elliott con il Milan perché attraverso una linea di credito importante (oltre alle contestazioni emerse nell'operazione di compravendita) ha già una influenza molto forte sul Lille (degli ex Leao e Maignan) che partecipa alla Champions League. Il rischio? Dall'ammenda fino all'esclusione dalle Coppe (anche per il Lille), ma è tutto da verificare.