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Cosa rischia il Lecce per la maglia bianca in segno di protesta: doppia multa nonostante il lutto

La protesta del Lecce potrebbe avere conseguenze gravi per la società: ha usato un equipaggiamento non autorizzato violando un articolo del regolamento e nessun tesserato si è presentato alle interviste.
A cura di Ada Cotugno
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Oltre al danno per il Lecce arriverà sicuramente anche la beffa. La scelta di scendere in campo contro l'Atalanta con una maglia completamente bianca, senza stemmi né loghi, viola il regolamento della Serie A e potrebbe portare a una sanzione per i salentini che a Bergamo hanno messo in atto una protesta per il mancato spostamento della partita. Secondo il presidente della Lega lo slittamento "avrebbe falsato il campionato", una giustificazione che non è andata giù al club che ha risposto di conseguenza.

Dopo la morte del fisioterapista Graziano Fiorita in ritiro il Lecce è stato comunque costretto a giocare, contrariamente a quanto accaduto ad altre squadre che si sono ritrovate a vivere un momento simile e che hanno avuto più tempo a disposizione per rispettare il lutto. Per questo al Gewiss Stadium è andata in scena una protesta silenziosa ma di grande impatto che ora potrebbe portare spiacevoli conseguenze alla società.

Cosa rischia il Lecce per la sua protesta

La storia non si è conclusa assieme alla fine della partita e potrà avere strascichi anche nell'immediato futuro. Contro l'Atalanta il Lecce ha scelto di non giocare con la sua classica maglia, ma di indossare una casacca bianca senza logo e sponsor ma soltanto con una scritta, "Nessun valore nessun colore". Fa parte della protesta annunciata nel pomeriggio di ieri con un comunicato in cui la società ha preso posizione su quanto accaduto e ha spiegato il modo in cui avrebbe reagito a questa mancanza di rispetto. Anche il pubblico di Bergamo si è schierato dalla sua parte, tanto che durante l'incontro ha lanciato dei fumogeni in campo per accompagnare la contestazione dei leccesi. Ma tutto questo potrebbe avere un prezzo salato.

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Presentandosi in campo con una divisa bianca e non approvata dalla Lega Calcio i salentini hanno infranto il regolamento. Nell'articolo 2 infatti viene specificato che ogni società deve ottenere l'autorizzazione della Lega Nazionale Professionisti Serie A, richiedendola almeno 72 ore prima del fischio d'inizio della partita, per qualsiasi tipo di modifica, scritta o marchio. In caso contrario verranno segnalati al Giudice Sportivo che potrà punire l'infrazione con una multa. In questo caso il Lecce ha indossato un equipaggiamento di gioco non autorizzato veicolando un messaggio contro le istituzioni calcistiche che non era stato approvato, una combinazione che potrebbe portare a una multa salatissima. Lo stesso potrebbe capitare all'Atalanta per il lancio di fumogeni in campo a partita in corso e per i cori che sono partiti dagli spalti contro i vertici della Serie A. Oltre a questo poi i salentini potrebbero essere puniti anche per il silenzio stampa in cui si sono chiusi: nessun tesserato ha partecipato alle interviste di rito né prima né dopo la partita, venendo meno agli accordi con la Lega.

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