Cosa rischia Acerbi dopo l’offesa razzista a Juan Jesus durante Inter-Napoli: una stangata
Gli insulti di Francesco Acerbi a Juan Jesus in Inter-Napoli hanno fortemente caratterizzato il post partita del match di San Siro di domenica sera finito 1-1. L'episodio maggiormente controverso è arrivato dopo un quarto d'ora del secondo tempo quando il difensore dei partenopei si è rivolto all'arbitro La Penna denunciando le violente offese razziste subite dall'interista. Un caso che lo stesso Juan Jesus ha "limitato" nel post gara accettando le scuse di Acerbi che però, secondo regolamento, rischia una sanzione disciplinare molto pesante, fino a dieci giornate.
"Mi ha dato del ne*ro e questo a me non va bene". Parole chiare, un labiale preciso che ha subito fatto il giro del web quello di Juan Jesus all'arbitro La Penna dopo un battibecco in campo con Acerbi. Una situazione oltre il limite del consentito che il difensore del Napoli ha voluto subito far presente al direttore di gara per un atteggiamento inqualificabile del giocatore interista. La Penna però, sul campo, ha preso solo nota e consapevolezza della denuncia dell'ex Roma (e Inter) con il brasiliano che anche nelle dichiarazioni a caldo era tornato sull'argomento: "Quel che succede in campo resta in campo, ha ecceduto nelle parole e poi si è scusato. Siamo adulti, siamo andati avanti e quando la gara finisce, finisce tutto lì".
Ma cosa rischia adesso Acerbi sul fronte disciplinare e che cosa dice il regolamento in casi di questo genere? Non ci si può fermare certamente alle dichiarazioni di Juan Jesus che ha poi limitato il caso, chiudendolo ancor prima che si scatenasse un ulteriore tormentone post partita. Ma resta la gravissima accusa di quanto accaduto con offese da parte di un calciatore nei confronti di un altro: parole su cui la giustizia sportiva ora deve fare chiarezza e che non possono restare senza conseguenze.
Acerbi è incorso nella violazione dell'Art.28 del Codice di Giustizia Sportiva, relativo ai "Comportamenti discriminatori" in cui al Comma 1 e al Comma 2 si riassume praticamente lo scenario avvenuto in campo e ciò che potrebbe accadere al giocatore nerazzurro sul fronte disciplinare. Subito si legge la definizione di atto discriminatorio: "Costituisce comportamento discriminatorio ogni condotta che, direttamente o indirettamente, comporta offesa, denigrazione o insulto per motivi di razza, colore, religione, lingua, sesso, nazionalità, origine anche etnica, condizione personale o sociale ovvero configura propaganda ideologica vietata dalla legge o comunque inneggiante a comportamenti discriminatori".
Ciò che è accaduto in Inter-Napoli ne ricalca purtroppo perfettamente la descrizione e nel Comma successivo c'è subito la decisione che può essere presa sul fronte disciplinare:
Il calciatore che commette una violazione di cui al comma 1 è punito con la squalifica per almeno dieci giornate di gara o, nei casi più gravi, con una squalifica a tempo determinato e con la sanzione prevista dall’art. 9, comma 1, lettera g) nonché, per il settore professionistico, con l’ammenda da euro 10.000,00 ad euro 20.000,00.
Dunque, ora le immagini di quanto accaduto in campo tra Acerbi e Juan Jesus potrebbero essere prese in carica dalla Procura Federale per un'indagine maggiormente approfondita al di là della decisione di La Penna durante la partita (nessuna sanzione verso Acerbi). In questo caso la possibile squalifica potrebbe essere pesantissima, addirittura "almeno" dieci giornate, come da Codice, che potrebbero arrivare fino a una sospensione "determinata" ancor più lunga. Anche perché c'è un ulteriore elemento non da poco che pesa nei confronti di Acerbi: il difensore è un giocatore della Nazionale. Se dovessero essere confermate le accuse potrebbe anche essere escluso dalla squadra azzurra di Luciano Spalletti, per un episodio gravissimo che ha necessità di assoluta chiarezza. Nel caso, anche con una pena esemplare.