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Cosa può dirci Juventus-Inter stasera che questo campionato non abbia già detto

Il derby d’Italia numero 231 potrebbe raccontarci storie che questo campionato non ha ancora detto: cosa può dirci lo scontro dell’Allianz Stadium tra Juventus e Inter.
A cura di Vito Lamorte
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"Chi ha polvere, spara", dice un detto popolare meridionale. Juventus e Inter sono esattamente in quella posizione. Chi può deve, altrimenti il treno passa e non torna più. Almeno per quest'anno. Il derby d'Italia numero 231 potrebbe raccontarci due storie molto diverse alla fine dei 90′ dell'Allianz Stadium di stasera: o la squadra di Massimiliano Allegri rientra in piena corsa per lo Scudetto, a dispetto di quanti la credevano morta e sepolta; o l'orgoglio dei campioni d'Italia in carica riaprirà qualche spiraglio di tricolore per i ragazzi di Simone Inzaghi dopo un periodo che definire ‘incomprensibile' è un eufemismo, soprattutto per i tifosi nerazzurri. C'è qualcosa che può dirci Juventus-Inter che questo campionato non abbia già detto? Sì, e potrebbe essere molto importante a poche giornate dal termine del torneo.

Allegri Mask. Max ha sempre sviato tutti a livello comunicativo sulle possibilità di Scudetto della sua squadra ma se i bianconeri dovessero battere i campioni in carica tornerebbero in piena lotta per il titolo, a dispetto di quanto detto nei mesi scorsi dalla critica. Il filotto di risultati positivi e i periodi di difficoltà attraversati dalle tre che hanno guidato la classifica fin dalle prime battute hanno permesso alla Vecchia Signora di tornare in corsa: gli inserimenti di Vlahovic e Zakaria hanno dato nuova verve alla squadra e, nonostante il gioco stenti a decollare, la Juve ha ritrovato una solidità mentale che sembrava perduta.

Tutti gli occhi saranno puntati su Paulo Dybala. L'argentino non si aspettava di essere scaricato dalla società bianconera e, secondo le persone a lui vicine, vuole dimostrare di essere ancora un fattore negli ultimi mesi nonostante l'addio. Non tutti, però, sono convinti che la Joya partirà dal 1′ visto che si parla molto di un suo passaggio in nerazzurro da ‘free agent' la prossima estate: al momento non ci sono conferme in questa direzione ma le vie del mercato sono infinite e nessuno può sapere quale sarà, effettivamente, il suo prossimo futuro. Il numero 10 sarà il vero osservato speciale, lui che è stato più volte decisivo negli ultimi derby d'Italia.

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Inzaghi, Inferno o Paradiso. Si respira tutt'altro clima in casa nerazzurra, dove nelle ultime sette gare sono arrivati solo 7 punti e i campioni d'Italia in carica hanno visto la vetta allontanarsi settimana dopo settimana. Dopo un autunno di grandi soddisfazioni e di risultati incoraggianti, il 2022 ha portato molta incertezza in casa Inter e la squadra di Simone Inzaghi sembra rimasta inchiodata al 70′ del derby, quando era ancora in vantaggio e aveva messo sotto il Milan dal punto di vista fisico e tecnico. Da quel momento la squadra è stata inghiottita in un vortice e a Torino capirà quale sarà il suo finale di stagione: o i nerazzurri e il loro tecnico in questi 15 giorni hanno finalmente cancellato quello che è successo negli ultimi due mesi e riprendono la loro corsa vincendo in casa dei rivali storici, magari attingendo a risorse extra che in queste settimane non si sono viste; oppure dovranno guardarsi le spalle per non perdere il posto in Champions League perché il contraccolpo potrebbe essere durissimo. Inutile nasconderlo.

Sarà valutata, in caso di risultato negativo, anche la posizione di Inzaghi. La sua figura sembrava saldissima al comando fino a poco tempo fa ma qualche errore di gestione, sia del gruppo che nella comunicazione, ha fatto riaffiorare qualche dubbio tra i vertici: Marotta e Ausilio sono sempre stati al suo fianco, soprattutto in questo momento di difficoltà, ma se l'Inter non dovesse entrare nelle prime tre in questo momento è difficile fare previsioni per il futuro. Oltre al mister sono tanti gli uomini che devono dare delle risposte dopo un periodo di prestazioni altalenanti: la Beneamata fa fatica a trovare il gol dopo aver chiuso il girone d'andata come la squadra che aveva mandato in rete più uomini e una fase offensiva che faceva parlare di sé in tutta Europa.

Lo scorso anno è stata la sfida di Milano a indirizzare lo Scudetto verso l'Inter, nonostante mancasse ancora molto; e i 90′ di Torino ci diranno se questa eterna rivalità sarà ancora decisiva per assegnare l0 Scudetto oppure no.

Juventus-Inter può dirci davvero qualcosa di diverso rispetto a ciò che sappiamo fino a questo punto del campionato? Ebbene sì. Una sconfitta sarebbe la fine dei sogni tricolori, per una o per l'altra. Il pareggio non servirebbe a nessuno e avvantaggerebbe in maniera clamorosa il Milan e il Napoli, se dovesse fare bottino pieno a Bergamo. Chi avrà il coraggio di andarsi a prendere i 3 punti? "Chi ha polvere, spara". Adesso, o mai più.

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