Cosa non si è visto del miracolo di Sabatini alla Salernitana: “Qui c’è la legge marziale, sono io”
Walter Sabatini e la Salernitana, un connubio perfetto che con la regia del presidente Danilo Iervolino ha permesso al club granata di conquistare un'incredibile salvezza in Serie A. Il direttore sportivo di Marsciano ha rivoltato la squadra come un calzino stravolgendo la rosa da consegnare nelle mani prima di Colantuono e poi di Davide Nicola, autore dell'impresa finale sul campo. Undici acquisti in una sola sessione di mercato: è stato questo il primo passo verso la salvezza grazie alle abilità di Sabatini. Alcuni erano già dei volti noti e di esperienza come Perotti, Verdi, Fazio e altri pressoché sconosciuti come Ederson e Bohinen su tutti che hanno poi completato un organico che ha dimostrato di voler a tutti i costi questo risultato.
‘W Sabatini – Salvezza 7 per cento' è stato lo speciale che DAZN ha dedicato al direttore sportivo dei campani che proprio il giorno dopo la salvezza ha rinnovato il suo contratto con il club fino a giugno 2023. Ben 25 minuti di girato che raccontano l'arrivo di Sabatini in una Salerno ormai rassegnata alla retrocessione e che aveva riposto proprio nel direttore sportivo umbro tutte le proprie speranze dopo l'arrivo di Iervolino che a due minuti dal gong ha salvato la Salernitana dall'esclusione dal campionato. Una lunga storia raccontata attraverso la voce e le immagini del ds granata al lavoro durante il mercato al fianco del suo fidato assistente, Pietro Bergamini. "La notte sarà tremenda": inizia così il racconto di questo lungo viaggio.
La prima trattativa viene svelata attraverso la voce e le immagini dei protagonisti e raccontano l'affare (che si evince dai dettagli inequivocabili del colloquio ndr) che ha portato Sepe dal Parma ai granata. Il colloquio tra Mario Giuffredi (di spalle ndr), agente del portiere, e lo stesso Sabatini è stato a dir poco elettrizzante. "Iniziamo a parlare di calcio – tuona Sabatini quando gli vengono chiesti 100mila euro in più sull'ingaggio del giocatore – Prendiamo il promemoria di questo aguzzino usuraio (scherza ndr)". Sabatini si mette all'opera sin da subito: "Ho acceso 200 contatti per 200 obiettivi – spiega nel corso del filmato che racconta live senza filtri le settimane del mercato di gennaio vissute dal ds granata – Entro due ore voglio l'operazione definita".
Un filantropo di questo settore, sempre con la risposta pronta e mai banale. "Non mi puntualizzare – risponde stizzito al suo assistente a proposito di alcune trance di pagamento su un giocatore – C***o devo portare i giocatori a casa!". Sabatini dimostra di avere una rete di contatti davvero enorme e nel corso delle sue giornate non perde di vista neanche un obiettivo: "Controllate sto c***o di centravanti della Dinamo Kiev – dice al telefono a un suo collaboratore prima di ricevere una proposta indecente su Hector Herrera dell'Atletico Madrid – Non rompere i co***oni con i centrocampisti che il mio problema sono gli attaccanti, non mi frega un c***o di Herrera voglio attaccanti". Sabatini poi aggiunge: "Hector Herrera è un buon giocatore ma non lo piglio".
Ovviamente ciò che fa andare su tutte le furie il ds granata è la percentuale di retrocessione attribuita ai granata, quel 93% che fa meravigliare Sabatini: "93% Salernitana retrocessa, ma chi c***o sono sti bastardi!". Da qui il direttore raccoglie la carica giusta e inizia a piazzare un colpo dopo l'altro. Dopo Sepe arrivano Mazzocchi, Radovanovic e i vari Mousset, Mikael, Dragusin, Ederson e Bohinen, ma soprattutto i nomi più altisonanti di questa campagna acquisti, come Federico Fazio che Sabatini conosce benissimo dopo i suoi gloriosi trascorsi alla Roma: "Vediamo che succede però Federico ho bisogno che tu venga subito e metta subito le scarpe e vada in campo a vincere le partite perché non posso retrocedere adesso nella mia vita".
Sabatini è perentorio e chiede proprio a loro quel qualcosa in più, proprio come ha fatto con Perotti: "Diego io nn ti ho preso per rinforzare la Salernitana, ma ti ho preso nella speranza che tu mi tiri fuori quelle due giocate per salvarla". Diverse invece le parole a Verdi dopo l'ok del giocatore al trasferimento in Campania. Verdi spiega a Sabatini di voler accettare e che da tanto non si sentiva così: "Simone Verdi deve fare il Simone Verdi – gli dice Sabatini – ti starò dietro come una carogna". A suo collaboratore spiega: "Io lo so come va il talento, va incentivato altrimenti si spengono e lui deve sentirsi al centro di una vicenda impossibile".
La Salernitana aveva dunque bisogno di uno come Sabatini, capace sì di costruire ottime squadre ma anche un motivatore che ha capito subito quale fosse il reale problema del gruppo: "Ribery mi diceva che questa squadra sulla sconfitta 4-0 rientra nello spogliatoio come se avesse vinto". Il ds granata però non ha tempo da perdere, l'instant team cercato e voluto da Iervolino doveva essere messo in piedi: "Fazio ha bisogno di un po' di tempo – spiega a cena proprio alla presenza del difensore argentino – ma il tempo qui non ce l'hai Federico!". La spinta di Sabatini è stata dunque decisiva e il suo discorso alla squadra dopo l'insediamento alla Salernitana fu subito chiaro:
"Io sono la legge marziale, ho carta bianca e posso fare come c***o mi pare – tuona – Ho visto con rabbia che alcune tv ci hanno attribuito il 93% di possibilità di retrocedere e mi resta quel 7% che mi tengo stretto e me lo gioco". Sabatini non ha mai smesso un attimo di crederci, nemmeno dopo il gol di Altare del Cagliari al 98′ che aveva spento l'entusiasmo del popolo granata proprio sul più bello: "Ce la facciamo lo stesso Direttore? – gli chiedono all'esterno dello stadio ricevendo una risposta secca – Certo che ce la facciamo". Da un uomo di calcio come lui, d'altronde, non si poteva aspettare altro e di questo ne è sempre stato consapevole anche lui: "Il calcio è vita per me, attraverso il calcio mi esprimo. Il calcio è una forma artistica e di espressione". La nuova Salernitana ripartirà in Serie A inevitabilmente da Walter Sabatini.