Cosa farà l’Italia mentre gli altri saranno ai Mondiali: nuovo torneo con le squadre di Serie A
Agli altri il Mondiale in Qatar, a noi il Mundialito per raccattare un po' di soldi tra America ed Emirati Arabi. È lo scenario malinconico che si para davanti all'Italia eliminata dai playoff dalla Macedonia del Nord e ai suoi tifosi. La Coppa del Mondo e la coppetta. Sempre davanti alla tv ma con emozioni diverse, i diritti che sono manna del cielo per un movimento in palese difficoltà economica, il cappello in mano, alla ricerca costante di fondi per tirare a campare. Il calcio italiano è arrivato (anche) a questo, il resto è nelle mani di qualche magistrato (che s'interroga sulla strana promiscuità tra falsi in bilancio e abuso di plusvalenze) oppure a prendere polvere nel cassetto della Federazione.
Lo smacco del secondo fallimento consecutivo (Mancini dopo Ventura, il 2022 peggio del 20217) sgretola il terreno sotto i piedi della Figc e dell'intero movimento che dovrà fare i conti – di nuovo – con ammanchi di introiti. Una botta tremenda che rende quanto mai vitale qualsiasi altra forma di sostentamento o altra ipotesi per fare cassa. Triste ma reale. A rendere più amara la considerazione c'è una sola domanda: chi e perché dovrebbe versare denaro per un calcio mediocre, bocciato nelle maggiori competizioni continentali per club (la Champions) e in Nazionale? Chi è così folle da ritenere appetibili match tra formazioni di un torneo che non è più top, per giunta privato dei giocatori migliori?
La Lega di Serie A è convinta invece che qualche possibilità c'è e la finestra da sfruttare è la stessa dell'evento iridato in programma tra novembre e dicembre considerato che il campionato avrà un calendario particolare, tarato proprio sulla Coppa del Mondo. Nella lunga sosta di 53 giorni per non restare a digiuno di calcio l'ipotesi è giocare un torneo alternativo, un Mundialito della Serie A così da promuovere il torneo all'estero e incoraggiare altri broadcaster, investitori a dirigere l'occhio benevolo anche verso l'Italia.
L'amministratore delegato, Luigi De Siervo, e l’head of competitions, Andrea Butti, sono stati di recente in Florida, a Orlando, individuata quale possibile sede della competizione. Quanto costa un'operazione del genere? Andrebbe finanziata con almeno 20 milioni di euro. Come e dove trovarli è la vera sfida… Gli Stati Uniti non sono l'unico palcoscenico individuato per esibire in vetrina la meglio gioventù del nostro campionato (al netto di quei calciatori che partiranno per rispondere alle convocazioni delle rispettive nazionali). Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha messo sul tavolo anche l'ipotesi Abu Dhabi, negli Emirati Arabi.
Dove si giocherebbero le partite? Una parte in Italia (la prima fase) e una parte all'estero (i playoff imperniati su una final eight). Quanto alle rose, potrebbero essere integrate con prestiti dalla Serie B. La mancata qualificazione ai Mondiali, però, rischia di compromettere ogni buona intenzione