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Cosa farà adesso Mancini: le voci su Arabia, Juve e una pazza idea per tornare subito in Serie A

L’offerta prospettata per l’incarico di ct dei sauditi farebbe vacillare chiunque. Ma c’è anche dell’altro che ronza nella testa di Mancini: tornare sulla panchina di un (grande) club. Dove? Le ipotesi non mancano.
A cura di Maurizio De Santis
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Quale sarà la prossima esperienza di Mancini dopo l'addio alla Nazionale.
Quale sarà la prossima esperienza di Mancini dopo l'addio alla Nazionale.

Cosa farà l'Italia senza Roberto Mancini? Il presidente, Gabriele Gravina, se n'è fatto una ragione e ha iniziato a pensarci seriamente dopo la telefonata con l'ex ct e quella frase sulla notte che avrebbe portato consiglio. Il numero uno della FIGC ha composto un altro numero e chiamato Aurelio De Laurentiis, ma per avere Luciano Spalletti c'è una clausola da pagare.

La diplomazia istituzionale è già al lavoro per ammorbidire la ritrosia del patron perché liberi il tecnico dello scudetto. Certo poi c'è anche Antonio Conte, che alla guida della Nazionale tornerebbe portando in dote quel furore agonistico che lo caratterizza. Ma il solco appare tracciato.

La domanda adesso è (anche) un'altra. Ed è quella che intriga di più per tutti gli aspetti della vicenda (soprattutto quelli dietro le quinte) e per la piega che ha preso la situazione. Cosa farà invece l'ex commissario tecnico? Quale sarà il balsamo che lenirà il suo malessere? Ha già qualche offerta sul tavolo che lo ha spinto a mettere sulla bilancia una serie di riflessioni?

L'ex ct ha parlato di "scelta personale" nel motivare le dimissioni.
L'ex ct ha parlato di "scelta personale" nel motivare le dimissioni.

Da un lato hanno pesato tantissimo la prospettiva di continuare a metterci la faccia in un sistema che appare senza vie d'uscita (gli Azzurri rischiano addirittura di fallire anche la qualificazione a Euro 2024), il timore dell'ennesimo fallimento dopo l'ennesimo Mondiale mancato e pure il brusio su certe voci (la soluzione Allegri in azzurro) deve averlo infastidito; dall'altro l'opportunità di ricominciare altrove, in una dimensione più stimolante rispetto al fuoco sacro che non arde(va) più dentro di lui in Nazionale.

Le ipotesi non mancano. E non è detto che la ricca offerta dall'Arabia Saudita faccia per forza e subito breccia nelle valutazioni di Mancini come lasciano intendere i sussurri che rimbalzano dal quel lembo di Penisola tra il Mar Rosso e il Golfo Persico.

Quaranta di milioni di euro per 3 anni farebbero vacillare chiunque, l'incarico ad interim dell'attuale ct dei sauditi – Ali Al-Shehri – e la Coppa d'Asia che inizia il 17 gennaio in qualche modo spianano la strada. Poi da quella parti cullano sogni di grandeur e ambizione di spostare l'ago della bilancia del pallone dalla vecchia Europa a quell'angolo di pianeta che ha già comprato fette consistenti di calcio da una parte all'altra del globo.

Il retroscena della telefonata tra l'ex ct e il presidente federale, Gravina, a corredo della vicenda.
Il retroscena della telefonata tra l'ex ct e il presidente federale, Gravina, a corredo della vicenda.

C'è anche dell'altro, però, che ronza nella testa di Mancini. Aspettare la proposta che arriva da un club, anche top, è opzione che non dispiace, compresa la prospettiva che per un po' se ne sta fermo a ricaricare le batterie, a disintossicarsi, a smaltire delusioni e schiarirsi le idee così da presentarsi senza macchia né indugi al prossimo appuntamento della carriera.

Dove può andare? A Madrid c'è il Real che pensa già al dopo Carlo Ancelotti. In Premier League gli estimatori sono tantissimi. Il tempo di Massimiliano Allegri alla Juventus sembra agli sgoccioli e ‘Mancio' è un profilo che piace in termini d'immagine, competenza nel solco del rinnovamento.

Poi c'è una pazza idea. Cosa può accadere alla Roma se salta José Mourinho? Sì, se il portoghese, che ha già manifestato malumore e malcontento ("hanno violato la mia libertà di uomo"), smonta baracca e burattini e va via proprio l'ex ct potrebbe essere candidatura importante per restare con un alto profilo in panchina. Ma si tratta solo di supposizioni. La verità la conosce solo Mancini e sarà lui a rivelarla. Che sia a mezzo pec o de visu.

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