Cosa fa oggi Fabio Quagliarella dopo il ritiro dal calcio giocato: ha un sogno nel cassetto
Fabio Quagliarella è stato colpito nelle ultime ore da un gravissimo lutto per la morte del padre, Vittorio. L'ex attaccante, oggi 41enne, è rimasto nel mondo del calcio anche dopo il ritiro ma in una veste diversa: fa l'opinionista in tv a Sky.
Ha appeso le scarpette al chiodo non per problemi fisici, come lui stesso ha precisato smentendo alcune voci sul suo conto, ma perché una sera, a 5 giorni dal ritiro in previsione della nuova stagione, gli arrivò una telefonata: gli dissero che la nuova proprietà preferiva puntare sui giovani. Avrebbe continuato volentieri ma non c'era più spazio per lui in blucerchiato e non ebbe offerte migliori. Capì che era il momento di smettere.
Nel cassetto dei sogni ce n'è uno per il futuro: è il corso di allenatore Uefa A che, dovesse conseguire il patentino (dopo quello Uefa B nel 2021), gli permetterebbe di accomodarsi su una panchina di Serie A da secondo oppure assumere l'incarico ufficiale ma in Lega Pro, in D e nelle giovanili.
Carriera chiusa con la Samp nel giorno della festa scudetto del Napoli
L'ex giocatore originario di Castellammare di Stabia (in provincia di Napoli) ha chiuso la carriera nella Sampdoria nel 2023, alla fine della stagione più amara per il club ligure per la retrocessione in Serie B. L'ultima partita giocata nel massimo campionato italiano risale a giugno 2023, nel match al Maradona contro il Napoli di Luciano Spalletti vincitore dello scudetto: partecipò alla festa tricolore dei partenopei e venne omaggiato con un lungo applauso dal pubblico sia perché ex di turno sia per la lunga carriera che li ha visto anche in Nazionale. L'ultima rete l'ha segnata al Milan, fu il gol della bandiera nella sconfitta (5-1) subita contro il Milan.
"A livello mentale ho chiuso con il calcio giocato – disse allora, raccontando le sensazioni che si provando quando un pezzo di vita va in archivio -. Un po' mi mancano lo spogliatoio, il rapporto con i compagni di squadra e l'adrenalina della partita… ma credo che sarà così sempre".
Quanti gol ha segnato in Serie A, nelle Coppe e in Nazionale
In quasi 25 anni da professionista Quagliarella ha disputato nel complesso 717 match e realizzato 238 gol, numeri raccolti in maggioranza in Serie A dove è sceso in campo per 556 volte e realizzato 182 reti (oltre a 53 assist), un dato ottenuto con le maglie di Ascoli, Udinese, Napoli, Juventus, Torino e la Sampdoria.
Ben 102 reti su 182 complessive in Serie A sono arrivate con la maglia della Samp, la parte restante è suddivisa Juventus (23), Udinese (25), Torino (18), Napoli (11) e Ascoli (3).
Con la ‘vecchia signora' ha conosciuto anche l'ebrezza della Champions League (6 gol in 11 presenze) ma ha svolto con profitto il suo mestiere di bomber anche tra Europa League (13 gare, 4 gol) e la precedente edizione della Coppa Uefa (8 gol in 11 incontri).
Quagliarella ha avuto la soddisfazione anche di indossare la casacca dell'Italia dopo aver fatto la trafila delle Under azzurre: 29 presenze e 8 gol rappresenta il bottino in Nazionale maggiore. L'ultimo acuto risale al 26 marzo 2019 quando, durante un match di qualificazione contro il Liechtenstein, realizzò una doppietta.
Quagliarella e la vicenda del poliziotto stalker condannato
La brutta vicenda di cui fu vittima lo costrinse a lasciare Napoli e la maglia del Napoli. Fabio Quagliarella si ritrovò nei guai per colpa di un ispettore della Polizia Postale (successivamente condannato a 4 anni e mezzo di carcere) che, fingendosi amico, lo molestò a lungo: alimentò così una promiscuità di traffici indiscriminati fatti di minacce, lettere anonime, accuse fasulle anche gravi (per presunte collusioni con la camorra o addirittura per pedofilia), produzione di documenti mendaci (quali denunce o indagini mai svolte) e quant'altro rientrava nel corredo accessorio della persecuzione messa in atto nei confronti del calciatore.
Un circolo vizioso spezzato dallo stesso Quagliarella che sporse denuncia e vide spazzato via dopo ben 7 anni di sofferenza personale oltre che professionale (per com'era finita a Napoli e per le voci su di lui nell'opinione pubblica). Quando tutto finì, andò in tv a spiegare cosa era successo davvero e si sciolse in un pianto liberatorio.