Cosa è successo tra Mourinho e Pairetto, far west nel tunnel: Juve, minacce e bestemmie
Come accaduto in occasione della trasferta in casa del Sassuolo, anche il match interno contro il Verona ha riservato un finale pirotecnico con polemiche a non finire per la Roma. Se al Mapei, si era perlopiù trattato di scintille tra Domenico Berardi e la panchina giallorossa con Mourinho a fare da paciere, questa volta le cose sono andate diversamente. Il tecnico capitolino è stato uno dei più scatenati, al punto da essere allontanato dal direttore di gara Pairetto. Il referto presentato dall'arbitro e dai suoi collabortatori al giudice sportivo, e il successivo comunicato di quest'ultimo con tanto di sanzioni anche per Mou, ha permesso di ricostruire quanto accaduto, nel dettaglio.
Le perdite di tempo dei giocatori del Verona e alcune decisioni dell'arbitro, in primis quella sul mancato rigore su Pellegrini, hanno fatto infuriare Mourinho. Quest'ultimo prima in panchina ha mimato il gesto della telefonata e poi ha calciato con violenza un pallone verso gli spalti. Inevitabile il rosso da parte di Pairetto, con l'allenatore portoghese che ha provato a chiarire le cose, tentando di entrare in campo con veemenza prima di essere trattenuto dai suoi collaboratori. Dopo essersi parzialmente calmato, ecco il ritorno negli spogliatoi continuando a borbottare.
Il quarto uomo e probabilmente anche gli ufficiali federali presenti a bordo campo, hanno sicuramente aiutato l'arbitro a ricostruire nel dettaglio quanto accaduto, e le parole di Mourinho (che avrebbe urlato anche stando alla Stampa una frase allusiva come "Ti ha mandato la Juve"). Nel comunicato ufficiale del giudice sportivo, si fa riferimento a "gravi insinuazioni al Direttore di gara", oltre che al "fare minaccioso" del mister dopo l'espulsione. Il tecnico come se non bastasse ha poi continuato a sfogare la sua rabbia anche nel tunnel dove ha "reiterato le suddette insinuazioni nei confronti del Direttore di gara, mentre cercava di trattenere il proprio Direttore sportivo".
Direttore sportivo che a sua volta ha perso letteralmente le staffe, a giudicare da quanto si legge nella nota ufficiale. Secondo la ricostruzione di Mastrandrea, Tiago Pinto nel tunnel ha "affrontato in maniera irruenta l’arbitro e pur trattenuto dal proprio allenatore indirizzato allo stesso gravi insinuazioni". Solo le scuse presentate in un secondo momento e accettate da Pairetto gli hanno evitato un provvedimento più pesante. Il dirigente è stato comunque squalificato per l'intero mese di marzo.
Dunque oltre a Mourinho punito con due turni di stop e 20mila euro di multa, e Tiago Pinto anche altri giallorossi si sono scatenati in un finale tutt'altro che sereno. Nel comunicato del giudice sportivo, infatti è spuntata anche un'ammenda per un altro componente della panchina, e braccio destro dell'allenatore ovvero Nuno Santos. Il preparatore dei portieri, in realtà era stato già sanzionato con un'ammenda in occasione della partita contro il Sassuolo per il suo battibecco a distanza con Berardi. Questa volta, paga alcune "espressioni gravemente insultanti al Direttore di gara". Le stesse nel finale di partita sono state rilevate dai collaboratori della Procura Federale. Due giornate di squalifica dunque per Santos, che proprio come Mourinho paga la recidività.
A chiudere, c'è stata anche una sanzione per il preparatore sportivo Stefano Rapetti, che a differenza degli altri è stato punito per quanto accaduto in precedenza, poco prima della metà del secondo tempo. Si legge nel comunicato che il collaboratore di Mourinho ha "inveito pesantemente contro un componente della panchina avversaria proferendo anche un’espressione blasfema; infrazione rilevata dai collaboratori della Procura federale". Per lui multa di 5mila euro per la bestemmia, a chiudere una serie di stangate per un vero e proprio far west all'Olimpico.