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Cosa è successo prima e dopo questa foto: gli olandesi provocano Lautaro, Dumfries perde la testa

Cosa si nasconde dietro l’esultanza provocatoria dell’Argentina contro i giocatori dell’Olanda dopo il gol su rigore di Lautaro. Sfiancati dall’atteggiamento di alcuni giocatori Orange, soprattutto Dumfries, che al triplice fischio perde la testa.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Un'esultanza che ha fatto il giro del mondo. Un'occasione mancata per poter parlare di rispetto e sportività. L'immagine di tutta la squadra dell‘Argentina che esulta in faccia ai giocatori dell'Olanda crollati a terra dopo il rigore realizzato da Lautaro che ha consentito alla Seleccion di volare alla semifinale dei Mondiali, ha indignato diversi tifosi e appassionati di calcio. A tanti non è piaciuto l'atteggiamento della nazionale di Scaloni e del suo capitano, Lionel Messi, che davanti alle telecamere e con esultanza provocatoria, senza dimenticare l'affronto a Van Gaal  (che a sua volta l'aveva provocato alla vigilia ndr), è caduto un po' nel vortice della poca professionalità. Certo, un comportamento del genere deve essere per forza frutto di qualcosa che è successo in campo. La normale tensione di un match così importante non può giustificare quell'immagine di 11 top player esultare come dei novellini in faccia agli Orange.

Ma allora cosa è accaduto davvero? Sono state diverse le immagini emerse tramite video di alcuni tifosi presenti allo stadio che hanno poi pubblicato tutto sui vari canali social di Twitter e TikTok. In un primo filmato dall'alto si vede il momento in cui l'Argentina deve calciare l'ultimo e decisivo rigore. Lautaro Martinez lascia la linea di centrocampo e i suoi compagni per dirigersi sul dischetto del rigore. In quel tragitto accade di tutto. Dumfries, suo compagno all'Inter, si stacca dal gruppo Orange e insieme ad altri due componenti della squadra olandese corre per andare faccia a faccia con l'attaccante argentino per provocarlo e mettergli pressione. L'arbitro è costretto ad allontanare tutti. Prima di prendere in mano la sfera, anche Luuk De Jong, che aveva calciato l'ultimo rigore per l'Olanda, ha sussurrato qualcosa a Lautaro con il chiaro intento di provocarlo. Ma a perdere la testa dopo il gol è lo stesso Dumfries.

@mostafa.yahya.eldoksh

شاهد كيف استفذ لاعبي الارجنتين لاعبي هولندا عقب الفوز عليهم بركلات الجزاء #argentina🇦🇷 #HisensePerfectMatch #FIFAWorldCup #Qatar2022 #messi #الدكش #الدكش_في_كأس_العالم

♬ الصوت الأصلي – mostafa yahia الدكش

Chi la fa l'aspetti si dice in questi casi. Nonostante tutto infatti, Lautaro non abbocca alle provocazioni degli olandesi prima dell’ultimo rigore e segna quello che sarà il gol della qualificazione dell'Argentina. Subito dopo però si scatena di tutto in campo. Un parapiglia generale che coinvolge soprattutto Denzel Dumfries, accusato dall'Argentina proprio di essere colui il quale ha provocato ogni singolo giocatore della Seleccion prima di un calcio di rigore. È stato proprio il suo comportamento a dare il via poi a quell'esultanza provocatoria da parte dei giocatori argentini che ha indignato il mondo. Tesi confermata anche da Otamendi a fine partita: "Ad ogni rigore veniva a provocare e dire qualcosa ai nostri”.

L'esterno dell'Inter nelle immagini emerse in queste ore, viene a sua volta preso in giro da un giocatore della panchina argentina che prontamente l'olandese prova a rincorrere. Dumfries viene fermato a fatica dai suoi compagni di squadra, De Ligt e De Vrij su tutti, prima di venire ammonito e dunque espulso dall'arbitro per doppio giallo. L'esterno nerazzurro a quel punto vuole farsi giustizia da solo e prova a iniziare una caccia all'uomo fermata sul nascere soprattutto da Tagliafico che lo blocca con forza per evitare il peggio.

Sono state più o meno 6/7 persone in totale a doverlo fermare. Ciò che fa specie è che Dumfries è riuscito anche ad arginare quel limite di rispetto che dovrebbe esserci nei confronti di un compagno di squadra come Lautaro. Il ‘Toro' non si è fatto minimamente influenzare dalle provocazioni di colui il quale condivide con l'attaccante lo spogliatoio dell'Inter. La concitazione del momento può fare brutti scherzi, è chiaro, ma da questo punto di vista entrambe le squadre hanno perso un'occasione per dare una lezione di rispetto a milioni di tifosi tra stadio e il pubblico incollato davanti alle tv.

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