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Mondiali in Qatar 2022

Cosa è successo all’Inghilterra dalla finale degli Europei contro l’Italia: una crisi profonda

Southgate è sfiduciato, i grandi vecchi della squadra sono involuti e i tifosi hanno basse aspettative. Per ribaltare le prospettive dell’Inghilterra ai Mondiali in Qatar serve fare cose semplici e puntare sui giovani.
A cura di Jvan Sica
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L’ultima dichiarazione celebre del ct della Nazionale inglese di calcio, Gareth Southgate, non è stata proprio quello che un tifoso vuole sentirsi dire a pochi giorni dall’inizio dei Mondiali. Intervistato da La Repubblica, Southgate ha detto: “Per molti rimarrò sempre “quello dell’Europeo”, anche se quest’anno dovessi vincere il Mondiale”. Una confessione amara, malinconica, che denota una ferita ancora aperta e molto dolorosa e che purtroppo è stata fin troppo evidente da quell’11 luglio 2021.

Una sola partita da quel giorno è stata esaltante per la Nazionale dei Tre Leoni, lo 0-4 in Ungheria del 2 settembre successivo agli Europei casalinghi, che ha mostrato una Nazionale ancora in palla e in piena fiducia. Dopo aver chiuso la qualificazione per i Mondiali di Qatar 2022 senza grossi patemi ma senza brillare (noi, come tutti sanno, vincitori agli Europei però ai Mondiali non ci siamo nemmeno qualificati), la Nations League 2022-2023 è stata un disastro: 3 pareggi e 3 sconfitte, con lo 0-4 ungherese restituito in casa al Molineux Stadium di Wolverhampton e retrocessione in Lega B.

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Accanto a questi risultati pessimi, l’Inghilterra ha dimostrato di essere fortemente involuta da un punto di vista del gioco, con Southgate spesso in confusione nella scelta del modulo di partenza, fin troppo ballerino tra il 3-5-2 e il 4-3-3.

Nella partita contro la nostra Nazionale del 23 settembre scorso vinta con un bel gol di Giacomo Raspadori, abbiamo visto una vera e propria incapacità nel saper scegliere e posizionare i giocatori in campo. Southgate ha giocato con un 3-5-2 che ha messo in grande difficoltà Maguire sul centrosinistra, Bukayo Saka ha giocato a tutta fascia sulla sinistra non riuscendo a fare le due fasi con costanza e forza, infine Phil Foden ha giocato in una strana posizione sottopunta perdendo tutto quello che riesce ad esprimere in ogni partita nel Manchester City di Guardiola.

Tutto questo senza nemmeno immaginare l’utilizzo fin dall’inizio del giocatore più in forma di questa prima parte della stagione, Mason Mount. I calciatori inglesi sono sempre l’ago della bilancia delle loro squadre che continuano a dettare legge in Europa. Foden, Kane, Rice, Walker, Mount difficilmente sbagliano una partita e riescono sempre ad alzare il livello di gioco della loro squadra. Eppure Soutghate, da quell’11 luglio 2021 in poi, dopo un percorso europeo sicuramente di alto livello, non riesce più a farli rendere e a costruire un assetto di squadra finalmente compatto.

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In Qatar quindi arriva un allenatore in crisi e sfiduciato, poche altre volte era successo a una Nazionale di un Paese molto critico nei confronti di chi guida le operazioni in panchina ma sempre molto orgoglioso e fiducioso dei ct che hanno cercato di vincere un trofeo dopo il 1966. Come poche altre volte è successo infatti la Nazionale inglese non ha un allenatore a cui tutti i tifosi guardano alla ricerca della decisione giusta che fa svoltare un torneo. Quelle poche altre volte che ci si è trovati in una situazione del genere, i tifosi hanno sempre almeno guardato e trovato dei calciatori capaci di diventare ancore di salvezza di una barca alla deriva.

Ma anche in questo caso, oggi sembra essere diverso. Il capitano del Manchester United, una delle squadre più importanti della storia del calcio inglese, Harry Maguire, non gioca o quando gioca è fischiato e deriso dai suoi stessi tifosi. Nelle rotazioni è nettamente superato dal nuovo arrivato Lisandro Martinez e da Raphael Varane e deve giocarsi il posto con Victor Lindelof. Un altro riferimento difensivo fondamentale, John Stones, ha giocato fino ad oggi solo dieci partite con il Manchester City. Raheem Sterling, altro decano della squadra, è in netta fase calante anche dopo il passaggio al Chelsea, Harry Kane cerca sempre di mettere una pezza, ma lui stesso è in difficoltà quando il Tottenham di Conte non ingrana.

Harry Kane e Gareth Southgate: sono loro due i punti di riferimento per l'Inghilterra in Qatar
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Insomma tra allenatore e punti di riferimento storici l’Inghilterra sembra essere messa molto male, ma non tutto viene per nuocere. In una situazione del genere Southgate potrebbe scegliere di scegliere poco da un punto di vista tattico, posizionando semplicemente i calciatori dove meglio rendono nei rispettivi club e soprattutto potrebbe pensare di puntare sui giovani e giovanissimi (anche con pochi caps in Nazionale), per cercare di dare una sveglia a un ambiente ormai intorpidito dalle poche aspettative nei confronti di una Nazionale invece di alto livello. Il brevissimo ritiro pre-Qatar ci dirà di più, per adesso tutti i tifosi inglesi sono in attesa della scintilla che può far scoppiare il solito incendio di passione. Anche se fuochi all’orizzonte non se ne vedono.

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