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Cosa è successo a Bove: Dumfries e Calhanoglu i primi a capire, Cataldi gli ha spostato la lingua

La ricostruzione di quanto accaduto a Edoardo Bove in Fiorentina-Inter: dopo il malore del centrocampista sono stati due avversari ad accorgersi per primi della gravità della situazione.
A cura di Marco Beltrami
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Cosa è successo ad Edoardo Bove in Fiorentina-Inter? Partiamo dalla fine, ovvero dal fatto che il centrocampista viola dopo il malore accusato in campo ha ripreso conoscenza prima di essere poi sedato e ricoverato in terapia intensiva, con i medici che hanno escluso danni acuti a carico del sistema nervoso centrale e del sistema cardio respiratorio. Che qualcosa di molto grave fosse successo all'ex Roma non lo si è capito al Franchi proprio immediatamente. I primi ad accorgersene sono stati due giocatori dell'Inter.

Malore Bove, Dumfries e Calhanoglu si sono accorti subito di tutto in Fiorentina-Inter

Nella ricostruzione dell'accaduto bisogna partire dal 17° con il gioco momentaneamente fermo e gli occhi di tutti puntati sulle proteste di Simone Inzaghi a bordo campo. In quel momento Edoardo Bove si è piegato per allacciarsi le scarpe, rialzandosi dopo pochi secondi. Il centrocampista della Fiorentina, una volta in piedi, ha iniziato a barcollare e poi si è accasciato sul terreno di gioco apparentemente privo di sensi. Solo Dumfries e Calhanoglu, vicini a Bove, si sono accorti del malore e immediatamente ad ampi gesti hanno richiamato l'attenzione delle panchine e dei sanitari.

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Cataldi ha spostato la lingua di Bove, primo della Fiorentina ad intervenire

Momenti concitati in campo con il primo della Fiorentina ad arrivare vicino a Bove che è stato Cataldi. L'ex Lazio è intervenuto mettendo una mano in bocca al compagno per spostare la lingua, in modo da evitare il blocco delle vie aeree e un possibile soffocamento. Si è trattato di un gesto istintivo da parte di Cataldi, che però è tutt'altro che consigliato in casi di crisi epilettica. Questo secondo l'Ansa infatti avrebbe portato infatti all'attacco cardiaco, non confermato però dal comunicato della Fiorentina. In queste situazioni infatti bisognerebbe adottare altre procedure, più sicure.

Giocatori infuriati nei pressi dell'ambulanza

Tra lo sgomento e la disperazione generale, di compagni e avversari, intorno a Bove si è creato un capannello di uomini per schermare la zona del terreno di gioco dove i medici stavano provando a intervenire, anche per privacy. Sempre secondo l'Ansa in questo momento sarebbe anche stato usato con successo il defibrillatore su Bove, per cercare di "rianimarlo". Nel frattempo alcuni calciatori si sono andati a lamentare con i sanitari presenti vicino all'ambulanza, chiedendo loro con fare deciso di avvicinarsi, una richiesta inutile in quanto i medici che erano intervenuti avevano tutti i mezzi per farlo.

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Come sta Bove, il comunicato sulle sue condizioni

Durante il trasporto in ospedale, mentre le due squadre restavano per qualche minuto spaesate in campo prima dell'ufficialità del rinvio, Bove ha ripreso i sensi con il battito che è tornato normale. Non è stato confermato dalla nota ufficiale, il fatto che l'ex Roma abbia anche scambiato qualche parola con i presenti, così come suddetto, anche il discorso del possibile attacco epilettico. Si legge infatti nel comunicato: "ACF Fiorentina e l’Azienda Ospedaliero Universitaria di Careggi comunicano che il calciatore Edoardo Bove, soccorso in campo a seguito della perdita di coscienza occorsa durante la gara Fiorentina-Inter, si trova attualmente in sedazione farmacologica ricoverato in terapia intensiva. Il calciatore viola è arrivato stabile dal punto di vista emodinamico presso il pronto soccorso ed i primi accertamenti cardiologici e neurologici effettuati hanno escluso danni acuti a carico del sistema nervoso centrale e del sistema cardio respiratorio. Edoardo Bove sarà rivalutato nelle prossime 24 ore"

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