Cosa è Moneyball nel calcio, l’algoritmo sabermetrico che nel Milan farà il lavoro di Maldini
Come sarà il Milan del post-Maldini? Chi raccoglierà la sua pesante eredità in rossonero? Mentre tifosi (e giocatori) s'interrogano sul nuovo corso dirigenziale, il patron Cardinale ovvero l'uomo che ha optato per la rivoluzione ha già le idee chiare. Il Milan è pronto ad un salto nel futuro affidandosi, al posto dell'ex terzino e icona milanista, a Moneyball ovvero un algoritmo con la capacità di attingere all'intelligenza artificiale sfruttando la sabermetrica.
Per capire bene di cosa stiamo parlando bisogna lasciare il calcio e trasferirsi nel mondo del baseball, caro alla proprietà americana del Milan. Focus sulla vera storia degli Oakland Athletics raccontata egregiamente in un film di successo dal titolo "Moneyball, l'arte di vincere" con protagonista Brad Pitt. La star di Hollywood interpreta il general manager della squadra Billy Beane, che dopo essersi visto negare un aumento di budget per alzare il livello dei suoi trova aiuto in un giovane laureato in economia con il quale sviluppa il classico piano B.
In pratica gli Oakland Athletics per la scelta dei giocatori hanno iniziato a sfruttare da quel momento un sistema basato sulla Sabermetrica, con buona pace dello scetticismo di osservatori e addetti ai lavori. Di cosa si tratta? È modello di analisi che sfrutta statistiche dettagliate a 360° e che prende il nome dall'acronimo SABR (Società americana per la ricerca sul baseball).
Sfruttando dati, numeri, storico e caratteristiche individuali dei giocatori si può così fare un modello di previsione e rispondere a domande oggettive su richieste particolari inerenti a particolari aspetti o peculiarità dei protagonisti. Il tutto può tornare utili ai tecnici e ai preparatori fisici e atletici. Basti pensare che si possono raccogliere informazioni anche su alimentazione, sonno ecc.
Nel caso della franchigia americana per esempio si puntava su risorse con un'alta OBP, ossia la percentuale che indica il numero delle volte in cui il giocatore conquista una base senza aiuto di penalità. L'obiettivo è quello così di poter disporre di pedine con qualità più funzionali, anche a fronte di un budget inferiore, perfettamente congeniali dunque alle risorse richieste nel caso specifico degli Athletics e anche in futuro del Milan. In questo dunque l'intelligenza artificiale ha un ruolo cardine permettendo di raggruppare statistiche e analisi. Così facendo si riducono i tempi e si ha una mole di materiale importante e soprattutto già "scremata".
Il modello Moneyball ha già fatto capolino nel mondo del calcio, e in particolare in due club ovvero il Brentford e il Midtjylland grazie in particolare rispettivamente a Matthew Benham e Rasmus Ankersen. I risultati sono stati incoraggianti, come confermato anche dai titoli vinti dai danesi che hanno centrato la qualificazione in Europa e dalla crescita anche del club inglese. Ovviamente per quanto riguarda il calcio, rispetto al baseball, vengono inseriti degli altri parametri come possono essere gli expected goal, le occasioni create e non sfruttate, analisi delle prestazioni e anche quando possibile caratteristiche a livello umano. Lo stesso Cardinale ha sperimentato il tutto attraverso il suo fondo RedBird, nelle società in cui ha quote come Liverpool e Tolosa.
Il prossimo a sfruttare Moneyball dunque sarà il Milan che si ritrova a sostituire non un addetto ai lavori qualunque ma un personaggio capace di fare la storia rossonera come Paolo Maldini. Per questo Cardinale e l'amministratore delegato Furlani hanno incontrato proprio Beane in persona, come confermato da Repubblica, per capire fino in fondo il metodo Moneyball e l'applicazione prima al baseball e poi al calcio.
D'altronde proprio la gestione del budget di mercato, oltre alla scelta su Pioli, è stata una dei motivi che ha portato alla rottura. L'ormai ex direttore tecnico nella sua prima stagione aveva ottenuto risultati positivi, con la crescita esponenziale di alcuni giocatori arrivati alla corte meneghina come Maignan, Leao, Hernandez e così via. Nella scorsa estate però le cose non sono andate benissimo con gli innesti di Origi e soprattutto De Ketelaere, anche se il piano programmato da Maldini prevedeva la possibilità di rientrare in quell'investimento in tre anni.
L'obiettivo della proprietà però è lavorare in un altro modo sfruttando un budget magari inferiore, ma con scelte più oculate. E in questo ecco che Moneyball potrebbe fare al caso del "nuovo" Milan, con Moncada e Furlani pronti a formare il nuovo trio mercato, con l'intelligenza artificiale.