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Cosa è cambiato tra Conte ed Eriksen all’Inter, dentro e fuori dal campo

Sembrava tutto pronto per la sua partenza esattamente un anno dopo il suo arrivo a Milano ma Christian Eriksen dopo il gol decisivo su punizione nel derby di Coppa Italia ha invertito la rotta. La mancanza di fiducia, gli atteggiamenti sbagliati e le voci intorno alla sua “funzionalità” non avevano aiutato il suo inserimento: adesso Chris può diventare l’asso nella manica dell’Inter per la volata finale verso lo Scudetto. Conte lo sa e gli sta dando fiducia.
A cura di Vito Lamorte
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Sembrava tutto compromesso, irrimediabilmente. Le parole di Antonio Conte e Beppe Marotta nei mesi scorsi avevano tracciato un percorso quasi definitivo per Christian Eriksen all'Inter ma nel giro di poche settimane sembra cambiato tutto. Il centrocampista danese a metà dicembre era sul mercato ed era stato definito "poco funzionale" al progetto interista: nel giro di un anno da top player a esubero. Le nubi intorno alla relazione tra l'ex calciatore del Tottenham e il club meneghino erano nerissime finché un raggio di sole non ha squarciato il cielo. Il numero 24 nerazzurro ha messo a referto un paio di buone prove da playmaker e poi è arrivato il gol decisivo su punizione nel derby di Coppa Italia.

Da quel momento la vita nerazzurra di Eriksen sembra essere cambiata: il danese, con molta probabilità, ha sentito più fiducia e ha mostrato uno spirito che da quando è a Milano sembrava non avere. Chris ha trovato sempre più spazio e oltre a giocare da vertice basso è stato riprovato come mezz'ala di sinistra, come era capitato spesso all'inizio della sua avventura nerazzurra, contro la Juventus e la Lazio: Conte sembra aver intenzione di sfruttare le qualità di Eriksen e di Brozovic per tentare di eludere il pressing avversario in costruzione e cercare la verticalità appena possibile. Il feeling crescente tra Eriksen e il centrocampista croato si è visto nella gara che ha permesso all'Inter di superare il Milan in testa alla classifica ma, oltre al compagno di squadra a lui più vicino, il classe 1992 appare più integrato anche sotto altri punti di vista.

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Nell'intervallo della partita con la Lazio il calciatore dell'Inter a Sky Sport ha rilasciato la sua prima intervista in italiano e su questo tema si era speso anche Romelu Lukaku qualche tempo fa, affermando che l'apprendimento della lingua avrebbe certamente aiutato il suo inserimento in squadra. Eriksen dopo i primi 45′ di domenica a San Siro ha affermato: "All’inizio era difficile fare il nostro calcio, ma ora siamo due a zero per noi. Di partita in partita mi trovo sempre meglio in questo ruolo di mezzala, di gara in gara lavoriamo meglio con i compagni”. 

Dopo la gara con la Lazio, Antonio Conte ha parlato così del suo calciatore: "C'è da fare una grande applauso perché sta iniziando a capire un po' cosa vogliamo da lui e penso che nella scorsa e questa partita, ha fatto una buonissima partita. E ora parla anche italiano". Con il danese in quel ruolo l'Inter cambia sia nel modo di costruire dal basso che nella fase di chiusura dell'azione, visto che l'ex Tottenham è un buon tiratore e dà un'altra opzione che finora era sconosciuta per i nerazzurri.

Eriksen può diventare l'asso nella manica per la Beneamata per la volata finale e dopo mesi di incomprensioni, di atteggiamenti sbagliati e di rapporti al limite. A lui era mancata continuità, a Conte qualche certezza in più nel potersi fidare di lui in un ruolo così importante nel suo scacchiere. Adesso il percorso di Christian Eriksen all'Inter sembra aver preso una piega molto diversa rispetto a due mesi fa e appare sempre più evidente il fatto che questo ragazzo avesse bisogno di sentire la fiducia di tutti: dopo gare grigie, quasi irrispettose per il suo talento, ora il danese può diventare sempre più centrale per i nerazzurri.

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