Cosa aspettarsi dagli arbitraggi in Champions League: decise le novità per un calcio più veloce
La Champions League ritorna con un nuovo format, molto più accattivante, e parte subito con grandissimi sfide. La competizione calcistica più importante al mondo per club rappresenta un impegno importante anche per gli arbitri, chiamati a dirigere gare che hanno tutte un'enorme importanza. Le regole del calcio non cambiano, ma ci sono alcune piccole novità stabilite dal capo degli arbitri Uefa l'italiano Roberto Rosetti. Novità per VAR e minuti di recupero, ma non per l'annosa questione del fallo di mano.
Non cambia la regola sul fallo di mano in area
La circolare numero 3 del Comitato Tecnico degli Arbitri sulle modifiche ai regolamenti non ha cambiato nulla, d'altronde è impossibile farlo. Perché il potere di modificare norme e regolamenti concerne solo l'IFAB. La regola relativa ai falli di mano in area di rigore è dunque identica.
Le direttive di Rosetti agli arbitri della Champions League
L'IFAB non ha deliberato. Resta tutto com'è. Tutto uguale, ma può essere modificata, leggermente, l'interpretazione su qualcosa in particolare. Il presidente della commissione arbitri Uefa, il torinese Rosetti, ha dato due indicazioni importanti ai direttori di gara per le partite della Champions League 2024-2025.
La prima riguarda i minuti di recupero. Rosetti insiste sul fatto che gli arbitri debbano dare ritmo alle partite, quindi il gioco sarà poco spezzettato, e se così sarà non ci saranno recuperi mostruosi, come visto in alcune partite dei Mondiali 2022 e delle Olimpiadi di Parigi. Tempi di recupero ‘classici' si può dire. Di sicuro sono vietate le proteste di gruppo in campo, solo il capitano ha diritto a parlare con l'arbitro.
L'altra direttiva riguarda invece il VAR che deve essere vivace e dinamico. Ci deve essere grande collaborazione tra arbitri e chi è davanti al video, le revisioni non dovrebbero durare più di 45 secondi. Anche in questo caso il principio è lo stesso: il gioco deve essere dinamico, poche interruzioni e anche in questo caso zero proteste, capitano escluso, sempre l'unico ad avere diritto di parola.