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“Corvo chiama Capo Pattuglia, rispondi!”: Ciro Ferrara piegato dal dolore chiama l’amico Ventrone

La morte improvvisa di Gian Piero Ventrone, preparatore atletico del Tottenham di Conte ed ex della Juventus, ha gettato nello sconforto chi di quella straordinaria squadra bianconera faceva parte, come Ciro Ferrara, che saluta l’amico con un messaggio commovente.
A cura di Paolo Fiorenza
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Il mondo del calcio è attonito per l'improvvisa scomparsa di Gian Piero Ventrone, morto ieri mattina a 62 anni per una leucemia fulminante. Lo stimatissimo preparatore atletico – che due decenni fa contribuì alle fortune della Juventus di Lippi, l'ultima squadra bianconera a vincere la Champions League oltre a svariati Scudetti e coppe – è stato stroncato in pochi giorni dalla terribile malattia, la leucemia mieloide acuta, che gli era stata appena diagnosticata.

Uomo perfettamente sano e in forma, impegnato fino a poco fa a dirigere la parte atletica degli allenamenti del Tottenham di Conte, Ventrone non ha potuto nulla contro un nemico che non gli ha lasciato alcuna possibilità di reazione: arrivato al pronto soccorso dell'ospedale Fatebenefratelli di Napoli – sua città natale – nella serata di martedì 4 ottobre, è stato immediatamente messo in ventilazione meccanica perché in coma. È spirato dopo neanche 48 ore, all'alba di giovedì, per emorragia cerebrale.

Gian Piero Ventrone ai tempi della Juventus
Gian Piero Ventrone ai tempi della Juventus

Una notizia scioccante non solo per la famiglia del preparatore, ma anche per i giocatori e lo staff del Tottenham, che con Ventrone avevano stretto un grande rapporto frutto della sua grande umanità, oltre alla competenza di altissimo livello. Antonio Conte, suo amico dai tempi di quella Juve stratosferica di cui era stato capitano, non ha retto al dolore e ha deciso comprensibilmente di annullare la conferenza stampa di vigilia del match di Premier contro il Brighton.

E anche altri giocatori importanti di quella squadra bianconera, che a cavallo tra vecchio e nuovo millennio aveva mietuto successi anche grazie ad un motore eccezionale, hanno accolto la notizia con incredulità che ha ceduto il posto al dolore. Sui social si sono succeduti i messaggi toccanti, come quello di Ciro Ferrara: "Corvo chiama Capo Pattuglia, rispondi! Non ti dimenticheremo, caro Gianpi. Abbiamo perso tanto, una sorgente di amicizia e di energia. Certe cose non tornano più, e ora rimangono la nostra incredulità e la nostra tristezza. Buon viaggio, Prof".

La citazione iniziale del film Rambo, quando il colonnello Trautman prova a contattare il suo pupillo asserragliato sulle montagne, è un esplicito riferimento ai proverbiali allenamenti durissimi, in stile militaresco, cui Ventrone sottoponeva i calciatori. Non a caso era soprannominato il ‘marine', lui che in gioventù aveva militato nel Battaglione San Marco. Stavolta purtroppo non andrà come nel film: nessuno risponderà alla chiamata di Ferrara, le cui parole voleranno miste a lacrime verso il cielo.

E anche Alex Del Piero ha ricordato con un appellativo simile il suo ex preparatore: "Passione, mentalità, preparazione, dedizione al lavoro e serietà: ma prima di tutto Grande Uomo. È stato un onore Corvo Rosso. RIP Giampiero".

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Chi scrive ha avuto l'onore e il piacere di conoscere Gian Piero Ventrone quando ancora non aveva iniziato il suo percorso professionale nella Puteolana e poi nel Napoli di Lippi ad inizio anni '90. Persona di valore, si è meritato tutto quello che ha ottenuto in 30 anni di carriera. Una perdita davvero enorme, sia umana che professionale.

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