Correa in lacrime, l’infortunio è doloroso: per lui Inter-Empoli finisce dopo 4 minuti
In lacrime e con il viso tra le mani. Sconfortato. Consolato dai compagni di squadra. Per Correa il match Inter–Empoli degli ottavi di finale di Coppa Italia dura appena quattro minuti poi è costretto ad abbandonare il campo per infortunio. In un contrasto con Romagnoli ha la peggio e le immagini sono chiarissime: inarca il corpo per sostenere il peso dell'avversario e la pressione sulla gamba è fatale. Sente una fitta alla coscia sinistra, porta la mano sulla parte dolente (il flessore) capisce subito che è qualcosa di serio.
Si accascia a terra e chiama la sostituzione, al suo posto entra Alexis Sanchez. Il "niño maravilla" si scalda in fretta, fa un paio di allunghi e va sul rettangolo verde, bagna "l'esordio" siglando il gol del vantaggio confermando di essere quel calciatore "pronto subito" che entra e azzanna l'incontro, può fare la differenza.
L'inizio della sfida strappa una smorfia ai nerazzurri: ai tifosi infreddoliti che sono a San Siro, più ancora al tecnico, Simone Inzaghi, che dalla panchina osserva l'episodio, sbotta, tiene il capo chino quando capisce che l'argentino alza bandiera bianca. E reagisce male, protestando nei confronti dell'arbitro perché avrebbe voluto il cartellino giallo nei confronti del calciatore dell'Empoli.
Il "Tucu" non ce la fa e piange, le sensazioni che ha sono brutte: teme di andare incontro a un lungo stop. La prima diagnosi parla di risentimento muscolare ai flessori della gamba sinistra ma nelle prossime ore, quando il calciatore sarà sottoposto a ulteriori esami diagnostici, il quadro clinico sarà più chiaro e sarà possibile determinare i tempi di recupero. È il terzo infortunio di natura muscolare per Correa in questa stagione, nel complesso sono cinque le gare saltate finora: una a ottobre, quattro a dicembre scorso perché stoppato da un infortunio alla coscia.