Coronavirus, Van Dijk: “Preoccupato per la notizia di Rugani? Lui è a Torino, io sono qui”
La notizia della positività di Daniele Rugani al Coronavirus è stata un brutto colpo per la Serie A (il difensore della Juventus è il primo caso nel calcio italiano) e ha alimentato profonda incertezza sul futuro della stagione, tanto nei campionati nazionali quanto in Europa. La Uefa per adesso non si è ufficialmente pronunciata, studiando ipotesi alternative (gare a porte chiuse) oppure prevedendo al massimo (è il caso del Napoli) di arginare le misure di restrizione messe in atto dai Paesi (la Spagna ha chiuso le rotte aeree da e verso l'Italia) valutando l'idea di match in campo neutro. A una settimana dalla gara di Coppa i partenopei non sanno se, quando e dove giocheranno.
In Italia lo stato è di massima allerta. In Francia fanno rabbrividire le immagini di festeggiamenti in piazza – calciatori compresi – per la qualificazione del Psg. In Inghilterra le prossime gare della Premier potrebbero essere tutte a porte chiuse ma il problema è avvertito ancora come qualcosa di lontano. Lo si apprende dalle parole di Virgil Van Dijk in zona mista dopo la sconfitta contro l'Atletico Madrid che ha eliminato i Reds dalla Champions.
Non ho nulla da dire sul Coronavirus – ha ammesso il difensore olandese del Liverpool a fine gara -. È qualcosa totalmente fuori dalla mia competenza. Ci sono delle autorità competenti e toccherà a loro prendere una decisione. Per adesso se mi dicono di allenarmi e giocare, io lo faccio.
Quanto alla positività di Daniele Rugani, van Dijk non si mostra preoccupato. E lo spiega chiaramente commentando così la notizia che rimbalza dall'Italia, annunciata dalla stessa Juventus nella tarda serata di mercoledì.
Rugani? Lui è a Torino, io sono qui… se ci saranno altri casi positivi affronteremo il problema