Coronavirus, ufficiale: rinviata Manchester City-Real Madrid di Champions League
In attesa di nuove comunicazioni ufficiali che potrebbero arrivare dalla prossima riunione, in programma martedì 17 marzo a Nyon, l'Uefa deve inchinarsi ancora una volta al Coronavirus e rinviare un'altra supersfida del prossimo turno di Champions League. Come annunciato dai profili social del Manchester City, la partita tra la squadra di Pep Guardiola e il Real Madrid di Zinedine Zidane è stata infatti rimandata a data da destinarsi. L'inevitabile decisione è arrivata in seguito all'auto isolamento degli spagnoli: deciso dopo la positività al Covid-19 di un giocatore della squadra di basket di Madrid.
Il match dell'Etihad Stadium, originariamente in programma per martedì 17 marzo insieme a Juventus-Lione (altra partita rinviata per la quarantena bianconera), verrà quindi riprogrammato e giocato non appena ci saranno le condizioni. Il suo slittamento non è ovviamente una buona notizia per l'Uefa e per le squadre coinvolte, che devono già far fronte ad un calendario molto fitto di impegni.
Il parere di Guardiola e di Zidane
Nelle scorse ore Pep Guardiola aveva intanto bocciato l'eventuale decisione di obbligare le squadre inglesi a giocare senza tifosi sugli spalti: "Credo che se la gente non può venire allo stadio non ha molto senso giocare. Noi seguiremo le disposizioni ma non vorrei giocare senza i nostri tifosi. Se la UEFA decide di giocare noi lo faremo. Se succede a lungo però non ha senso. La salute delle persone è comunque la cosa più importante di tutte".
Fermato il campionato spagnolo per due turni proprio per il tampone positivo di un giocatore di basket del Real Madrid, che si allena anche lui a Valdebebas nello stesso centro sportivo di Ramos e compagni, Zidane deve ora far fronte a questo inatteso periodo di inattività: "È una situazione molto negativa e non possiamo negarlo – ha dichiarato il francese in conferenza stampa – Sfortunatamente c'è in giro un virus che spaventa in tutto il mondo. Non sappiamo esattamente cosa stia succedendo e la cosa migliore è quella di ascoltare i medici e le persone competenti in materia. Per quanto ci riguarda la cancellazione di una partita non è certo una cosa positiva per noi".