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Covid 19

Coronavirus, tre medici dell’Avellino si uniscono alla task force della Protezione Civile

Tre medici dell’Avellino hanno risposto all’appello del Governo e hanno dismesso momentaneamente la casacca del club irpino per far parte del gruppo medici, infermieri e sanitari che stanno lottando contro il Coronavirus nel nostro paese. A renderlo noto è stata la società campana con una nota su Facebook: “Ora si stanno prendendo cura di tutti noi”.
A cura di Vito Lamorte
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È il momento di essere tutti uniti e di lottare contro l'avversario invisibile di nome Covid-19. Sono state tante le risposte al bando che ha pubblicato il Governo per cercare 300 medici italiani volontari che volessero entrare a far parte della task force coordinata dal capo della protezione civile, Angelo Borrelli, per intervenire nei territori più colpiti dall’emergenza Coronavirus. Tra gli oltre 3.500 i medici che hanno risposto all'appello ci sono anche tre medici dell'Avellino Calcio e con una nota sul proprio account Facebook è stato lo stesso club irpino ad raccontare l'accaduto. Antonio Bianco, Alessandro Ciarimboli e Gennaro Esposito hanno messo da parte il loro impegno con la casacca biancoverde per far parte del gruppo medici, infermieri e sanitari che stanno lottando contro il Coronavirus nel nostro paese. Questa la nota:

Hanno dismesso, ma solo per il momento, la tuta dell’US Avellino per indossare il camice in nome dell’Italia. Lo toglieranno solo quando sarà il momento, quando tutto sarà passato.
I dottori Antonio Bianco, Alessandro Ciarimboli e Gennaro Esposito sono oggi in prima linea nel contrasto all’emergenza Covid-19: a loro va il nostro supporto ed il nostro enorme ringraziamento.
Li aspettiamo per prendersi cura, insieme al nostro fisioterapista Alberto Ambrosone ed al nostro massaggiatore Alessandro Picariello, dei ragazzi biancoverdi.
Ora si stanno prendendo cura di tutti noi.
#usavellino #legapro #andratuttobene

Avellino, Capuano vuole il carcere per i runner

L’allenatore dell’Avellino, Eziolino Capuano, che nei giorni dell’emergenza Coronavirus si è isolato a Pescopagano, paese della Basilicata, non ha usato toni e parole molto forti in un'intervista al Corriere dello Sport nei confronti dei runner:

Mi si volta lo stomaco quando vedo gente che corre invece di restare a casa, egocentrici che manderei in galera, altro che sanzione. Chi corre espelle particelle di saliva e di sudore che restano diversi minuti nell’aria, un veleno che potrebbe aggrapparsi a chi passa.

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