Coronavirus, Rugani: “È stata una bella botta, ma sono stato fortunato e sto bene”
Isolato da giorni in una stanza del ‘J Hotel', dopo aver contratto il Coronavirus, Daniele Rugani è tornato a parlare in occasione di un collegamento video con la redazione di JTV. Il difensore della Juventus, primo calciatore di Serie A ad aver contratto il Covid-19, è apparso sereno e rinfrancato dopo l'ansia del contagio: "Sto bene, voglio tranquillizzare tutti. Sono sempre stato abbastanza bene, non ho avuto alcun grave sintomo – ha spiegato il giocatore di Maurizio Sarri – Mi ritengo fortunato, è stata una bella botta perché sono stato il primo nell’ambiente calcio. Aldilà di questo sono stato bene e spero che il mio caso sia stato utile a sensibilizzare tutti sulla gravità di questo problema. È stata una botta perché c’è stato un boom mediatico fortissimo. In pochi minuti mi hanno scritto tante persone. Li ringrazio tutti. Sto bene, potete stare tranquilli. Supererò anche questa, la supereremo tutti. Speriamo di ripartire al massimo insieme".
La noia della quarantena
Durante la diretta video, il venticinquenne calciatore toscano ha poi raccontato come sta passando queste giornate di isolamento e rivelato qual è stato il giocatore che lo ha maggiormente influenzato quando ancora sognava di diventare un giocatore professionista: "Sto praticamente finendo Netflix – ha scherzato Rugani – Vi consiglio ‘Contrattempo', è un thriller che dura poco e non è pesante. Sono sempre stato centrocampista o difensore, ma io essendo tifoso juventino da sempre ogni anno prendevo la maglietta di Del Piero. Assieme alle scarpette nuove mio papà da tradizione mi comprava anche la maglia di Del Piero. Cosa farò non appena passerà tutto? Abbraccerò le persone care che mi stanno mancando in questo momento. Io sono al J Hotel da solo, la quarantena è un pochino lunga e noiosa come per tutti. A maggior ragione se sei da solo".