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Coronavirus, Romelu Lukaku ha donato 100mila euro all’ospedale San Raffaele di Milano

Il bomber dell’Inter Romelu Lukaku ha donato 100mila euro all’Ospedale San Raffaele di Milano nei difficili giorni dell’emergenza Coronavirus: “L’Italia è un Paese incredibile che ha fatto molte cose buone per me e la mia famiglia per questo io voglio aiutare questo Paese e fare una donazione di 100mila euro al San Raffaele”.
A cura di Marco Beltrami
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Romelu Lukaku ha donato 100mila euro all'ospedale San Raffaele di Milano, nei difficili giorni dell'emergenza Coronavirus. Ad annunciare il tutto ci ha pensato lo stesso bomber nerazzurro in un video postato sul profilo del club milanese: "L'Italia è un Paese incredibile che ha fatto molte cose buone per me e la mia famiglia per questo io voglio aiutare questo Paese e fare una donazione di 100mila euro al San Raffaele".

Inter. Lukaku dona 100mila euro al San Raffaele di Milano per la lotta al Coronavirus

Un centravanti dal cuore d'oro. Romelu Lukaku punto di riferimento offensivo dell'Inter e della nazionale belga ha annunciato in un video una maxi-donazione in favore dell'Ospedale San Raffaele di Milano. Il tutto con la volontà di aiutare tutti quelli che stanno combattendo in prima linea contro il Coronavirus: "Ciao a tutti, sono Romelu Lukaku, in questo momento delicato dobbiamo restare uniti e restare a casa. L'Italia è un Paese incredibile che ha fatto molte cose buone per me e la mia famiglia per questo io voglio aiutare questo Paese e fare una donazione di 100mla euro all'Ospedale San Raffaele. Anche voi se potete aiutate gli ospedali, sarebbe una buona cosa. Stiamo uniti e forza a tutti".

Lukaku racconta l'emergenza Coronavirus

Lukaku è poi intervenuto ai microfoni di Bleacher Report per parlare della difficile situazione italiana legata all'emergenza Coronavirus: "Non ho alcun sintomo ma è una situazione difficile quando mi affaccio dal balcone e ora c’è una visuale diversa. Siamo tutti in auto-isolamento ora per vedere se qualcuno presenta qualche sintomo e dobbiamo misurarci la temperatura corporea ogni giorno. Nessuno finora ha presentato sintomi ma ora abbiamo anche casi di persone che hanno il Coronavirus ma rimanendo asintomatici. Per questo penso che dovremo fare il test il 25, penso che succederà. È come essere in una bolla, in alcune città si sente solo il suono dell'ambulanza. Mi manca il calcio, ma la salute viene prima di tutto".

Lukaku e le chat con i compagni nei giorni dell'isolamento

Come è cambiata la vita di Lukaku? Ecco il racconto delle sue giornate: "Mi alzo la mattina, faccio una sessione di bicicletta visto che mi hanno dato un programma apposta. C’è anche la Tecar che mi aiuta con la muscolatura. Il mio fisioterapista vive con me, mi aiuta nel recuperare dopo le sedute di allenamento. Ho anche una camera iperbarica. Ho visto che LeBron James ne aveva una e la volevo anche io. Dopo le partite, invece di dormire entro qui e mi rilasso. Poi mangio, bevo tanta acqua. La mia famiglia è a Bruxelles ora, anche mio fratello e mia mamma che ha lasciato l’Italia non appena è scoppiata l’epidemia. I compagni? Sentiamo la mancanza, alcuni si rilassano con i figli. Siamo un grande gruppo e abbiamo un'ottima chimica, abbiamo un gruppo su WhatsApp e parliamo sempre, mandandoci anche dei video per scherzarci su".

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