Coronavirus, Neymar e Thiago Silva hanno lasciato Parigi e sono tornati in Brasile
Con il campionato francese ancora fermo a causa del Coronavirus, e con il governo francese pronto a a chiudere le frontiere, Neymar e Thiago Silva hanno lasciato in fretta e furia Parigi e sono tornati in Brasile. I due giocatori brasiliani hanno infatti preferito raggiungere le rispettive famiglie e passare questo delicato momento a casa loro, anticipando di fatto il blocco dei voli. L'attaccante di Thomas Tuchel si è infatti imbarcato sul primo aereo per Rio de Janeiro ad inizio settimana, poche ore dopo ha fatto lo stesso l'ex difensore del Milan.
Nonostante alcuni giocatori della rosa del Paris Saint-Germain abbiano deciso di rimanere nella capitale francese (tra questi anche Marco Verratti e gli spagnoli Ander Herrera e Pablo Sarabia), i due verdeoro hanno così deciso di ‘approfittare' della pausa per volare in Brasile. Una scelta che era già da giorni nella testa di Thiago Silva, come aveva confermato nei giorni scorsi la moglie Isabelle sul suo profilo social: "Decideremo se rimanere o no, perché il virus è ovunque. Mio marito sta aspettando di capire quando si tornerà in campo".
La federazione francese segue l'evolversi della pandemia
Oltre ai due brasiliani, tra coloro che hanno preferito partire c'è anche Mitchel Bakker. Il giovane difensore del Psg è infatti tornato in Olanda per stare più vicino alla sua famiglia e passare l'isolamento con i suoi cari. A lui e a tutti i giocatori che sono partiti versi i rispettivi paesi di provenienza, il club campione di Francia ha dato non solo un programma di allenamento personalizzato ma anche un documento con tutte le istruzioni per evitare il contagio da Coronavirus.
Quando e come il movimento calcistico francese si rimetterà in moto è ancora da decidere. La federazione, che aveva fermato giorni fa i campionati di Ligue 1 e Ligue 2 fino a nuovo avviso, sta infatti monitorando e seguendo costantemente la situazione. Sulla ripresa dell'attività agonistica pesa ovviamente il propagarsi del Covid-19, che sta ormai spaventando anche il paese transalpino.