Coronavirus, lo shock di Gosens: “Bergamo? Viviamo in una città fantasma”
Dopo le parole allarmanti di Alejandro Gomez, rilasciate nei giorni scorsi ad un'emittente radiofonica argentina, nelle ultime ore è rimbalzata in Italia anche un'intervista concessa da Robin Gosens alla televisione'ZDF'. Il giocatore dell'Atalanta, che sta vivendo ore d'angoscia in quella che è tra le città lombarde più colpite dal Coronavirus, ha infatti raccontato al canale tedesco come i bergamaschi stanno affrontando l'emergenza Covid-19: "Per quanto sembri drastico, attualmente viviamo in una città fantasma – ha spiegato il giocatore di Gian Piero Gasperini – Le persone sono incoraggiate a rimanere in casa. È tutto molto estremo. Possiamo uscire di casa solo se dobbiamo far la spesa e soltanto con mascherine e guanti. Dieci giorni fa sarei potuto uscire a mangiare normalmente e infettarmi".
Atalanta in isolamento domiciliare
"Se torneremo in campo il 3 aprile, avremo cinque partite da recuperare più la Champions League – ha poi aggiunto Gosens – Ma in questo momento è molto più importante la salute delle persone". Per la città di Bergamo e per la società del presidente Antonio Percassi, che a causa di questo grave problema non è riuscito a godersi fino in fondo il passaggio del turno in Champions League, è ovviamente un momento delicato e difficile. Complice la positività di alcuni tesserati del Valencia (squadra affrontata recentemente in Europa), l'Atalanta ha inoltre deciso l'isolamento domiciliare volontario per tutta la rosa di Gasperini e posticipato di qualche giorno (inizialmente era stato fissato per il 18 marzo) il rientro a Zingonia. Gosens e compagni, se l'emergenza lo consentirà, dovrebbero dunque riprendere gli allenamenti il prossimo 24 marzo.