Coronavirus, la Serie D si ferma: rinviata la 27esima giornata e i tutti i recuperi
Mentre la Serie A fatica a ripartire e a trovare una soluzione al problema che metta d'accordo tutti, la Lega Nazionale Dilettanti ha invece agito con decisione andando anche oltre l'input arrivato dal decreto ministeriale. Come segnalato da una nota ufficiale pubblicata sul sito della LND "la 27ª giornata di Serie D prevista per questo weekend è stata rinviata interamente a data da destinarsi. La decisione del Dipartimento Interregionale, che ha disposto anche l’annullamento dei recuperi programmati dall’11 marzo all’1 aprile, segue le indicazioni del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 4 marzo in merito al contenimento della diffusione del Coronavirus. La sospensione riguarda anche il Campionato Nazionale Juniores".
Una decisione che inevitabilmente stravolge il campionato (prossima settimana verranno prese decisioni in merito ai recuperi), ma che tutela la salute dei calciatori che ogni weekend scendono in campo in ogni parte d'Italia: anche nelle zone colpite dal virus. La motivazione che ha spinto in vertici della LND ha fermare tutto è spiegata nel resto della nota pubblicata dalla Lega Nazionale Dilettanti: "Nello specifico si è considerato che, vista l’imminenza delle gare, le associazioni e le società sportive non avessero il tempo tecnico necessario per effettuare i controlli ai propri tesserati così come richiesto dall’art 1 lettera C del DPCM".
Le parole del presidente Sibilia
Dalla terza categoria fino alla Serie D ci sarà dunque il blocco totale, con tutte le attività sportive dilettantistiche e del settore giovanile e scolastico rinviate a causa del Coronavirus. "Bisogna ascoltare tutti, prendere atto e poi decidere da soli – ha spiegato il presidente della LND, Cosimo Sibilia, al quotidiano ‘Il Mattino' – Come ho fatto io nella Lega Nazionale Dilettanti perché non è facile rinviare le giornate di campionato dei quattro gironi settentrionali della Serie D come abbiamo fatto noi. Ma era il male minore, anche per garantire la regolarità dei tornei".
"È una situazione che non ha precedenti, eccezionale e qualunque cosa si fa, si rischia di sbagliare – ha concluso il numero uno della LND – Ma non prendere decisioni è l’errore più grave da fare per chi ha delle responsabilità. E io in Lega Dilettanti mi sono preso questa responsabilità. Non serve coraggio ma buon senso".