Coronavirus, la MLS si ferma: niente calcio in USA per almeno 30 giorni
Anche il calcio americano alza bandiera bianca davanti all'emergenza internazionale per il Coronavirus. La Major League Soccer chiude i battenti in modo ufficiale e a tempo indeterminato. A comunicarlo, la stessa lega professionistica americana che segue un po' la linea generale che in questi giorni sta adottando il Governo d'Oltreoceano alzando l'allerta per cercare di frenate il contagio.
Lo stop al momento è per i prossimi 30 giorni, come comunica con una nota ufficiale la stessa MLS che ha deciso così per un intervento immediato e duro, senza mezzi termini o soluzioni di tamponamento come poteva essere la scelta a giocare gli eventi a porte chiuse. Solamente in un secondo momento la Lega comunicherà quando e come verranno riaperte le porte al calcio, riprendendo la regular season. Dunque, niente calcio, in USA così come sta accadendo in varie realtà d'Europa dove i principali tornei si sono oramai quasi tutti arenati o si stanno disputando a porte chiuse.
La bota ufficiale della MLS
Nella nota emessa dalla MLS si spiega il motivo di questa decisione molto forte e precisa: "si è adottata questa misura di sicurezza per venire incontro alla salvaguardia della salute di tutti, giocatori, dirigenti, tifosi". In accordo con le Autorità e i massimi organismi per la sicurezza nazionale, il Commissario Don Gaber, della MLS si è augurato che tutti i tifosi possano comprendere la portata del problema e l'esigenza della scelta fatta, continuando a supportare la Lega e tornare a tifare non appena si manifesteranno condizioni per poter tornare a giocare.
Anche la NBA sospesa
Oltre al calcio, in America si è deciso già di sospendere altri sport nazionali, quali il basket: in NBA sono stati riscontrati giocatori positivi al Coronavirus, con i test-tampone effettuati nelle zone maggiormente esposte al contagio. Anche il calcio, dunque, si adegua all'emergenza per far sì che finisca il prima possibile.