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Coronavirus, la Ligue 1: “Chiudere la stagione entro il 15 luglio”

La Lega calcio professionistica francese nella giornata di oggi si è riunita d’urgenza, in un incontro a cui hanno partecipato i presidenti e i vice-presidenti delle societa’ di Ligue 1 e 2 e il presidente della Fff, la Federcalcio transalpina, Noel Le Graet. In una nota è stata ufficializzata una presa di posizione perentoria: “L’obiettivo prioritario è terminare la stagione entro il 30 giugno 2020 o eventualmente il 15 luglio”.
A cura di Marco Beltrami
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Regna l'incertezza in Europa sul destino dei campionati nazionali di calcio. Al momento la priorità è debellare il Coronavirus, e la speranza è che l'emergenza rientri al più presto. Inevitabile però pensare anche ad una possibile ripresa. In Francia la Lfp, Lega professionistica, si è riunita d'urgenza oggi per fare il punto della situazione. L'obiettivo è quello di provare a terminare la stagione entro il 15 luglio.

Coronavirus, la Ligue 1 vuole chiudere la stagione entro il 15 luglio

La Lega calcio professionistica francese nella giornata di oggi si è riunita d'urgenza, in un incontro a cui hanno partecipato i presidenti e i vice-presidenti delle societa' di Ligue 1 e 2 e il presidente della Fff, la Federcalcio transalpina, Noel Le Graet. Sul tavolo il destino dei campionati professionistici, alla ripresa post-emergenza Coronavirus. In una nota è stata ufficializzata una presa di posizione perentoria: "L'obiettivo prioritario è terminare la stagione entro il 30 giugno 2020 o eventualmente il 15 luglio". Comunque la volontà della Lega è quella di assicurare il massimo supporto alle iniziativa governative che "consentiranno agli atleti di alto livello di potersi allenare di nuovo il più  presto possibile"

Caso stipendi per i calciatori nel periodo di stop per l'emergenza Coronavirus

In merito poi alla delicata questione degli stipendi dei calciatori, la Lega francese si augura che tutti i club dialoghino con il sindacato dei giocatori per trovare una "posizione comune". Segnali incoraggianti sono arrivati da altri due club del massimo campionato transalpino: il Monaco per esempio ha deciso di adottare un lavoro part time per tutti i suoi dipendenti a causa della pandemia di coronavirus. In questo modo i dipendenti riceveranno la loro solita remunerazione per le ore lavorate, ma anche un compenso per le ore non lavorative, fino al 70% della retribuzione lorda, che corrisponde all'84% della retribuzione netta. Stesso discorso anche per il Dijon.

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