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Coronavirus, Juan Jesus: “È molto difficile che il campionato possa riprendere”

Il difensore brasiliano della Roma è ancora scioccato dall’emergenza Coronavirus: “Purtroppo la situazione qui è drammatica e non sappiamo quando tutto questo finirà. In questo momento passa tutto in secondo piano. Così come il calcio: è molto difficile continuare il campionato, ci sono in gioco le vite delle persone. Chi può stare a casa il più a lungo possibile, deve restarci”.
A cura di Alberto Pucci
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Mentre alcuni presidenti di Serie A continuano a far pressioni per trovare a tutti i costi una data per far ripartire il campionato, molti giocatori sono invece ancora spaventati dal Coronavirus e titubanti sull'effettiva possibilità di tornare in campo. La conferma arriva anche dalle parole di Juan Jesus: "È strano stare in casa per noi che abbiamo routine molto diverse: ti alleni, torni a casa, vai a prendere tuo figlio a scuola. Non siamo abituati a vivere così, tranne quando siamo in vacanza".

"Non ti puoi allenare e non puoi giocare e questo è triste, ma è ciò che bisogna fare in questo momento – spiega il difensore della Roma, in un'intervista rilasciata a Fox Sport Brasile – È un sacrificio importante, ma necessario per salvare quante più vite possibili. In questo momento passa tutto in secondo piano. Così come il calcio: è molto difficile continuare il campionato, ci sono in gioco le vite delle persone. Chi può stare a casa il più a lungo possibile, deve restarci".

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Il timore del contagio in Brasile

L'ex difensore dell'Inter, che ha scelto di rimanere in Italia durante l'isolamento, è ovviamente preoccupato anche per il propagarsi del virus nel suo paese: "Purtroppo la situazione qui è drammatica, ed è arrivata anche la notizia che l’Italia ha superato la Cina per numero di morti e sfortunatamente non sappiamo quando tutto questo finirà. Siamo in quarantena. Siamo tutti un po’ preoccupati, è difficile stare sempre dentro casa. Quando lo fai finisci col riflettere su tutto ciò che sta accadendo e soprattutto ciò che deve ancora succedere con dei casi anche in Brasile – ha concluso il giocatore giallorossoSiamo preoccupati per le nostre famiglie, anche se io parlo con la mia ogni giorno e per fortuna stanno tutti bene".

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