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Coronavirus, il preparatore atletico del Bologna: “Mihajlovic? Abbiamo dovuto cacciarlo”

Il preparatore atletico del Bologna ha fatto il punto sulle condizioni di salute di Sinisa Mihajlovic, rivelando un retroscena: “Il mister è sempre un guerriero, abbiamo dovuto insistere noi per mandarlo via, lo abbiamo cacciato. Lui è a Roma, è tranquillo e sta rispettando le direttive mediche. E’ importante che non venga contagiato dal Covid-19 per ovvi motivi”
A cura di Marco Beltrami
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È rimasto con la squadra, fino a quando ha potuto. Anche Sinisa Mihajlovic si è dovuto poi attenere fedelmente alle direttive mediche, lasciando Bologna e tornando a Roma. A parlare del mister serbo reduce da un trapianto di midollo osseo, è stato il preparatore atletico del club emiliano Massimiliano Marchesi ai microfoni di Sport Today su ‘è Tv Rete7'. Il collaboratore del tecnico ha svelato: "Il mister è sempre un guerriero, abbiamo dovuto insistere noi per mandarlo via, lo abbiamo cacciato"

Come sta Sinisa Mihajlovic, le parole del preparatore atletico del Bologna

Attenzione massima dunque per Sinisa Mihajlovic che solo 4 mesi e mezzo fa si è sottoposto al trapianto di midollo osseo. L'emergenza Coronavirus, ha spinto il tecnico a tornare nella sua abitazione romana, come svelato dal preparatore atletico del Bologna Marchesi che ha spiegato: "Il mister è sempre un guerriero, abbiamo dovuto insistere noi per mandarlo via, lo abbiamo cacciato. Lui è a Roma, è tranquillo e sta rispettando le direttive mediche. E' importante che non venga contagiato dal Covid-19 per ovvi motivi. Su persone che hanno avuto il suo problema con questo virus non ci sono casistiche".

Bologna, giocatori in contatto con staff medico e atletico

Mentre Mihajlovic è a Roma, anche la squadra sta osservando alla lettera le restrizioni governative. I calciatori si stanno allenando per conto loro, e sono costantemente in contatto con il club in attesa di indicazioni sul prosieguo della stagione: "Stiamo assolutamente seguendo le direttive mediche, prima di stilare ogni programma c'è stato un confronto con i medici di tutta la Serie A -aggiunge Marchesi-. Abbiamo fatto trascorrere un paio di giorni per capire eventuali attività all'aperto adeguate o no. Alla fine abbiamo stilato un programma per i giocatori, tenendo conto che non si può uscire a meno che non si abbia a disposizione un giardino privato con distanze di sicurezza. I calciatori hanno linee guida e ogni giorno ci sentiamo con loro".

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