Coronavirus, il premier Conte ferma il calcio e lo sport: “Non c’è ragione per proseguire”
Non c'è più tempo. L'emergenza Coronavirus è tale da spingere il Governo a prendere provvedimenti drastici. Il Premier Giuseppe Conte ha annunciato l'arrivo di un nuovo decreto che estende a tutt'Italia la zona rossa. Una situazione che inciderà anche sul mondo dello sport, dopo che già nel pomeriggio il Coni aveva annunciato lo stop delle competizioni fino al 3 aprile. Il presidente del Consiglio a proposito del calcio ha ribadito: "Non ci sono ragioni per cui il campionato prosegua, i tifosi ne prendano atto".
Coronavirus, il Premier Conte annuncia l'estensione della zona rossa a tutta l'Italia
Le misure restrittive contro la diffusione del Coronavirus saranno estese a tutta Italia. L'annuncio è arrivato direttamente dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte che ha di fatto uniformato a tutta la penisola le misure per il contrasto al Sars-Cov-2. Scuole chiuse, spostamenti fortemente limitati, e sospensione di tutte le manifestazioni sportive, professionistiche e non, come anticipato nel pomeriggio dal Coni prima, e dal ministro dello Sport Spadafora poi.
Conte ferma il calcio e lo sport in Italia
Il premier dunque ha confermato che lo sport, e il calcio, si fermeranno, almeno fino al 3 aprile. Il tutto con buona pace dei tifosi che dovranno mettersi l'anima in pace: "Ho già informato il presidente della Repubblica. Non possiamo neppure consentire che proseguano le gare del campionato di calcio, dispiace dirlo, ma i tifosi devono prenderne atto. Dovranno rimanere chiuse le palestre per lo svolgimento di attività sportive".
Calcio e sport in Italia fermi fino al 3 aprile
Già nel pomeriggio il Consiglio straordinario del Coni aveva emesso il verdetto sulla sospensione dei campionati sportivi fino al 3 aprile, in attesa dell'ufficializzazione del Governo attraverso un decreto. Decreto che, come anticipato dal ministro dello sport Spadafora, e dal premier Conte poi, arriverà nelle prossime ore. Difficile dire cosa succederà ora, soprattutto in Serie A, dove in caso di sospensione definitiva bisognerà studiare dei provvedimenti ad hoc. Il Consiglio federale in programma domani si preannuncia infuocato