Coronavirus, Gaston Ramirez: “In Serie A nascosti i nomi di calciatori contagiati”
La Sampdoria è stata una delle squadre di calcio più colpite dal Coronavirus. Sono stati otto i calciatori risultati positivi al Covid-19, con i nomi in parte comunicati dalla società blucerchiata, in parte dai diretti interessati: Gabbiadini, Colley, Ekdal, La Gumina, Thorsby, Depaoli, Bereszynsky e Barreto. Tutti stanno fortunatamente bene, ma proprio la grande trasparenza della Samp è stato il punto di partenza dell'accusa rivolta da Gaston Ramirez, trequartista del club ligure, ad altre società di Serie A, attraverso le pagine del ‘Secolo XIX'.
"La Sampdoria non ha tenuto nascosto niente, tante altre squadre sì e non lo capisco. È stata una mancanza di rispetto verso chi è stato trasparente e le persone che hanno avuto contatti con i contagiati. Rivelare di essere positivi al virus non è una macchia sulla fedina penale, è questione di salute. Qualcuno davvero pensa che solo la Samp abbia avuto 5, 6, 7 calciatori contagiati?"
Gaston Ramirez ha un approccio critico ad ampio raggio nei confronti del calcio italiano e di come ha reagito all'emergenza sanitaria. La ripartenza e le possibili date per il ritorno in campo, ad esempio, non sono in cima alla sua agenda. Così come le discussioni su come rimediare alle perdite che colpiranno l'intero sistema calcio. Ramirez ha priorità diverse, come spiegato chiaramente.
"Penso che oggi sia più importante pensare alle famiglie che ai problemi del calcio. A volte l'essere umano finisce con il sacrificare l'onestà sull'altare del soldo, del business. I soldi in questo momento servono a una cosa sola, aiutare i medici, gli infermieri, la ricerca scientifica, acquistare le mascherine e i macchinari. Togliamoci i soldi, sì, ma con questa finalità. Invece sento parlare tanto di diritti televisivi, di tagli agli stipendi, di mancati guadagni, come se solo il mondo del calcio stesse perdendo dei soldi".