Coronavirus, Dybala: “Non sono stato contagiato, ora giochiamo tutti nella stessa squadra”
Paulo Dybala è tornato a parlare in una diretta Instagram. L'argentino della Juventus in isolamento come tutto il resto della squadra bianconera ha ribadito di non essere tra i contagiati del Coronavirus. La Joya sta aspettando l'esito del tampone a cui si è sottoposto dopo il caso della positività di Daniele Rugani (e Blaise Matuidi). Nel frattempo ha voluto lanciare un messaggio di speranza in questi giorni difficili.
Paulo Dybala smentisce ancora una volta la notizia del contagio da Coronavirus
Paul Dybala ha parlato per i suoi followers, direttamente dalla sua abitazione in una lunga diretta. Dopo aver salutato tutti, il numero 10 della Juventus, ha smentito ancora una volta la fake news relativa al suo essere tra i contagiati da Coronavirus: "Vorrei salutarvi, sapere come state parlerò un po' in spagnolo e un po' in italiano. Dobbiamo approfittare di questo momento, la prima cosa vorrei ringraziare tutti i medici, i volontari e le persone in ospedale che stanno rischiando un po' la sua salute ma sa aiutando tantissima gente che ha bisogno in questo momento, anche noi possiamo combatterlo restando a casa con la nostra famiglia. Nei giorni scorsi è uscita una notizia totalmente falsa: io non sono stato contagiato, l'ho detto su Twitter e lo ribadisco anche qui. Nei prossimi giorni, saprò l'esito dei test. Spero di non avere il virus, ma se sarà così proseguirò la quarantena".
Coronavirus, il bel messaggio di speranza di Dybala
Dybala sta vivendo la quarantena al fianco della fidanzata Oriana e sta seguendo un programma di allenamento personalizzato. Tra tempo libero e lavoro, il giocatore della Juventus ha voluto invitare tutti alla massima prudenza e a restare a casa: "Il modo per combattere questo virus è stare in casa. Noi stiamo facendo un po' di tutto, siamo chiusi da un po' più di una settimana, non siamo mai usciti ci manca un po' il calcio, gli allenamenti, giocare. Ma le decisioni sono state prese da parte del Governo e dei professionisti, ed è giusto noi che lo rispettiamo e facciamo ciò che dicono. Oggi tutti i tifosi sono un'unica squadra per lottare insieme, qui non ci sono formazioni, schieramenti politici o media diversi. Bisogna combattere tutti uniti. Stiamo cercando di dare l'esempio per non far succedere cose brutte, c'è il modo per evitarlo".