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Coronavirus, Cairo: “Ci vogliono misure cinesi, dobbiamo tenere la gente barricata in casa”

Il presidente del Torino ha parlato dell’emergenza Coronavirus, dribblando le domande relative all’attuale situazione calcistica. Grande preoccupazione da parte del numero uno granata che ha chiesto provvedimenti più duri per limitare al massimo il rischio di ulteriori contagi nei prossimi giorni.
A cura di Marco Beltrami
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Come contenere l'emergenza Coronavirus? Ci vuole un maggiore rigore e misure "cinesi". Questa la ricetta di Urbano Cairo, presidente del Torino che ai microfoni dell'Ansa ha manifestato la sua preoccupazione per la situazione italiana. Il numero uno granata ha preferito non parlare della situazione del calcio nostrano e della possibile sospensione della Serie A, soffermandosi invece sulla necessità di prendere provvedimenti molto più duri rispetto a quelli visti finora.

Emergenza Coronavirus, Urbano Cairo chiede misure cinesi

Urbano Cairo ha dribblato le domande sugli effetti dell'emergenza Coronavirus sulla Serie A, in una giornata contraddistinta dai recuperi a porte chiuse e dalle polemiche relative ad una possibile sospensione del campionato. Il presidente del Torino, in attesa del Consiglio federale straordinario di martedì che si preannuncia "infuocato", ha parlato invece della difficile situazione italiana. Per l'imprenditore una soluzione per limitare il rischio di nuovi contagi, potrebbe essere quello di adottare misure più drastiche, come accaduto in Cina, per limitare gli spostamenti delle persone, soprattutto nelle zone rosse: "Della situazione del calcio non le parlo, è importante per me ma lo è molto di più l'Italia: e mi preme dire che l'emergenza per il coronavirus mi ha convinto che qui ci vogliono misure ‘cinesi', molto più dure di quelle prese fino a oggi".

Cairo preoccupato per l'aumento del numero dei contagi da Coronavirus

Il presidente del Torino non ha nascosto la preoccupazione, anche alla luce di quello che succederà nei prossimi giorni. Le previsioni sul numero dei contagiati da Coronavirus, non sono ottimistiche: "Ho sentito la conferenza di Brusaferro (commissario straordinario dell'Istituto Superiore di Sanità, ndr) che onestamente dice di non sapere quando arriverà il picco. Così, se ci si limita a fare una proiezione del raddoppio ogni 4 giorni, in due settimane i malati saranno 50 mila, e 400 mila a fine mese: e allora per evitarlo dobbiamo tenere la gente barricata in casa per 2 o 3 settimane"

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