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Caso scommesse nel calcio

Corona: “La Juventus sapeva di Fagioli, ha cercato di ripulirlo”. Ma il club smentisce

Le ultime rivelazioni di Fabrizio Corona aprono ulteriori scenari inquietanti attorno al caso scommesse che fino ad oggi ha coinvolto Nicolò Fagioli, Sandro Tonali e Niccolò Zaniolo: chiamata in causa anche la Juventus che però smentisce con una nota ufficiale.
A cura di Alessio Pediglieri
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Lo scandalo sulle scommesse illegali che ha coinvolto al momento tre giocatori del calcio italiano ai massimi livelli, sta tracimando di ora in ora: prima Fagioli della Juventus, poi Tonali (ex Milan oggi al Newcastle) e Zaniolo (All'Aston Villa e prima alla Roma) sono i nomi svelati da Fabrizio Corona, in una serie di "scoop" che sembrano solo l'inizio di uno tsunami annunciato.

Così, Fabrizio Corona, dopo aver fatto il nome di Nicolò Fagioli, attualmente indagato ufficiale dalla Procura di Torino e autodenunciatosi alla Procura, attorno al giro di scommesse sui siti illegali relative ad alcune partite ha citato anche gli azzurri Sandro Tonali e Niccolò Zaniolo, nel momento in cui i due si trovavano a Coverciano, impegnati con la Nazionale italiana di Luciano Spalletti che prepara le prossime sfide di qualificazione a Euro2024 contro Malta e Inghilterra. Con le forze dell'ordine che hanno successivamente fatto irruzione nel centro sportivo azzurro per interrogare i due giocatori. Che poi hanno lasciato il ritiro.

Ma lo tsunami sembra essere solamente all'inizio perché ancora Fabrizio Corona, nella notte tra giovedì 12 e venerdì 13 ottobre ha deciso di dare un'altra anteprima assoluta, attraverso il canale di Sportitalia, dove è intervenuto in diretta con quella che ha semplicemente definito una nuova "notizia bomba". Di fatto, serviva capire la dinamica degli eventi e le tempistiche avvenute nella concitata giornata di giovedì e a togliere definitivi dubbi è stato l'ex fotografo: "La polizia è andata a Coverciano solo dopo che è venuta da me" ha rivelato Corona, "perché sapeva che avrei anticipato quei due nomi, altrimenti avrebbe fatto la figura".

Una prima conferma importante, che sottolinea la centralità delle parole di Corona all'interno dell'inchiesta attualmente in mano alla Procura di Torino, fondamentali per attivarsi: "Altrimenti non sarebbe mai andata a colpo sicuro" ha continuato Corona a Sportitalia. "Non lo avrebbero mai fatto prima della partita della Nazionale. E poi se Tonali e Zaniolo sono andati via da Coverciano… è perché evidentemente è vero".

Ma Fabrizio Corona non si ferma ai fatti appena avvenuti e va oltre, anticipando cosa accadrà nelle prossime ore: "Sto andando a prendere le prove dalla fonte zero: non sono coinvolti solo loro due." Dunque, si prevedono nuovi importanti sviluppi fermo restando che fino ad ora, le rivelazioni di Corona si sono confermate fondate. Tanto che dovrebbero venire alla luce altri sconcertanti particolari con altri tesserati coinvolti nello scandalo scommesse. Probabilmente giocatori perché su una cosa, Corona è stato lapidario: "Non sono coinvolti arbitri e allenatori".

L'argomento nuovo, infatti è il possibile coinvolgimento delle società di appartenenza dei giocatori e in primo luogo, Corona ritorna al ‘caso' Fagioli, il centrocampista della Juventus che alla fine ha scelto l'auto-denuncia. Proprio il club bianconero potrebbe venire preso in mezzo allo tsunami e rischiare, sul fronte sportivo, eventuali sanzioni se confermate. "La Juventus sapeva di Fagioli dal primo agosto, quando è uscita la notizia" ha così sentenziato Corona. "Non l'ha portato in Tournée e ha cercato di ripulirlo, omettendo di denunciare".

Nicolò Fagioli, 22 anni, alla Juventus dal 2015: se il club sapeva delle scommesse, rischia grosso sul fronte della giustizia sportiva
Nicolò Fagioli, 22 anni, alla Juventus dal 2015: se il club sapeva delle scommesse, rischia grosso sul fronte della giustizia sportiva

Effettivamente, Nicolò Fagioli non era partito per gli Stati Uniti, con la Juventus che, il giorno stesso del decollo, aveva annunciato l'improvviso forfeit: "Nicoló Fagioli non partirà oggi con la squadra per lo Juventus Summer Tour a causa di una tonsillite". La "bomba" di Corona porta con sé però una incongruenza sulle date: l'ex fotografo parla infatti dell' "1 agosto" mentre la Juve era andata negli Stati Uniti tra il 21 luglio e il 3 agosto 2023.

Se la Procura dovesse verificare e confermare tutto, Fagioli potrebbe incappare fino ad una squalifica di tre anni mentre se nel club bianconero qualcuno fosse stato a conoscenza della situazione, si andrebbe incontro alla violazione del comma 5 dell'articolo 24 del Codice di Giustizia Sportiva, che si intitola "Divieto di scommesse e obbligo di denuncia". 

"Sapete che io sono un interista sfegatato ma dimenticatelo" conclude Corona a Sportitalia: "Il reato in questione per la Juve è un reato da retrocessione. Io sto solo facendo un'inchiesta pulita al pari della Magistratura." Che adesso è chiamata a verificare immediatamente se anche in questo caso, le anticipazioni dell'ex fotografo corrispondano ad una triste e amara verità.

La smentita della Juventus: la nota ufficiale sul caso Fagioli

A riguardo è arrivata una riposta da parte della Juventus che con una nota diramata attraverso i propri canali ufficiali ha voluto fare alcune precisazioni in merito a quanto asserito da Corona ai microfoni di Sportitalia: "In merito a quanto riportato da alcuni organi di informazione Juventus FC precisa che non appena ricevuto notizia di un possibile coinvolgimento del proprio tesserato Nicolò Fagioli sul tema delle scommesse ha immediatamente e tempestivamente preso contatto con la Procura Federale della FIGC" si legge difatti nel comunicato pubblicato dalla società bianconera nel tardo pomeriggio di venerdì 13 ottorbe.

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