Corona a rischio processo per il caso scommesse: chiuse le indagini per diffamazione a 3 calciatori
Fabrizio Corona rischia di dover andare a processo per le presunte rivelazioni fatte riguardo il caso scommesse illegali che ha scosso il calcio italiano qualche mese fa. La Procura di Milano ha difatti chiuso le indagini per diffamazione aggravata iniziate dopo le denunce presentate a suo carico dai calciatori della Roma Stephan El Shaarawy e Nicola Zalewski e quello della Lazio Nicolò Casale, i cui nomi erano stati tirati in ballo, dopo gli episodi che hanno riguardato lo juventino Fagioli e il blitz dei carabinieri nel ritiro della nazionale italiana per Tonali e Zaniolo (con quest'ultimo che si è accertato non aver scommesso sul calcio), proprio dall'agente fotografico ai microfoni dell'inviato di Striscia La Notizia Valerio Staffelli (iscritto anch'esso nel libro degli indagati insieme al direttore del programma di Canale 5 Antonio Ricci e al direttore responsabile del giornale Dillingernews Luca Arnau).
L'ex re dei paparazzi, infatti, in quelle settimane aveva fatto uscire sul sito Dillingernews.it, sui social e su alcune tv i nomi dei calciatori che, a suo dire, avrebbero giocato su piattaforme online illegali e che erano dunque coinvolti nel caso scommesse sul quale stava indagando la Procura di Torino. El Shaarawy e Casale, in particolare, erano stati citati da Corona nella puntata di Striscia la Notizia dello scorso 18 ottobre, mentre il nome di Zalewski era stato fatto su Dillingernews.it.
Sulla scorta delle denunce presentate dai tre calciatori, i pm milanesi, dopo aver contatto i colleghi di Torino ed essersi accertati che nessuno dei tre giocatori chiamati in causa dal 49enne siciliano fossero effettivamente negli atti dell'inchiesta torinese (in cui Corona è stato ascoltato come persona informata sui fatti), hanno dunque concluso la fase di indagine tanto che oggi agli indagati è stato notificato l'avviso di conclusione delle indagini portate avanti dal pm Pasquale Addesso e firmato anche dal procuratore Marcello Viola. Il rischio che per Fabrizio Corona e gli altri indagati arrivi la citazione diretta a giudizio è dunque altissimo.