Coreografia anti-fascista dei tifosi del Celtic contro la Lazio: chi è il calciatore a testa in giù
Brigate verdi antifasciste e poi quel "Lazio vaffa….." a corredo dello striscione. Che l'accoglienza dei tifosi del Celtic nei confronti dei bianconcelesti (e più ancora verso i suoi tifosi) sarebbe stata molto calda era cosa risaputa. I sostenitori scozzesi erano stati molto chiari nell'appello della vigilia, ovvero: "rendere l'ambiente ostile alle orde di estrema destra".
E lo hanno ribadito anche a pochi istanti dal fischio d'inizio della partita della seconda giornata di Champions, quando da uno spicchio dello stadio, è apparso quel mega bandierone che palesava un messaggio facile, facile da interpretare a conferma dell'insofferenza nei confronti della matrice politica ‘nera' che alimenta una fetta importante del tifo laziale.
Follow your leader è anche indicato su un lembo, accanto a un'immagine che richiama la figura a testa in giù di Benito Mussolini a Piazzale Loreto. E tanto per sottolineare il concetto, si riconosce anche la sagoma di un calciatore che esulta facendo una strana capriola: è l'ex genoano, Olivier Ntcham, che in un match di Europa League gelò la Lazio con una rete al 95° e poi si abbandonò a quell'esultanza molto vistosa.
Oggi, quella capriola, è stata utilizzata a mo' di simbolo e di sbeffeggio iconico. Allora venne accolta e interpretata come una sorta di provocazione e di contestazione aperta nei confronti della curva laziale, le cui frange più estreme sono state spesso associate a idee fasciste e razziste.
Non è certo la prima volta che i supporters del Celtic manifestano profondo dissenso nei confronti di quelli biancocelesti. Qualcosa del genere accade nell'ottobre del 2019, allora si giocava una partita di Europa League: lo stesso gruppo delle ‘brigate verdi' espose scritte offensive nei confronti della Lazio, alcune con senso altamente dispregiativo.
Cosa rischia il club di Glasgow per l'atteggiamento dei suoi sostenitori? Le possibilità che la Uefa decida di punire, ancora una volta, quell'eccesso di esuberanza sono concrete. Dipende da quanto riterrà grave l'esposizione di quel messaggio e se lo considererà una sorta di aggravante per recidività. Del resto, ha già calcato la mano infliggendo una multa alla società per lo ‘spettacolo' (diciamo così) di fuochi pirotecnici messo in atto durante la trasferta a Rotterdam contro il Feyenoord.