Coppa Italia senza squadre di Serie C, la rabbia di Ghirelli: “Violazione di diritti consolidati”
La decisione presa oggi nel corso del Consiglio di Lega di Serie A di varare un nuovo format della Coppa Italia, con l'esclusione delle squadre di Serie C e D rispetto a quello attuale, va senza dubbio nell'ottica di rendere più appetibile il prodotto agli occhi di chi metterà mano al portafoglio per acquistare i diritti tv della competizione.
Al torneo prenderanno dunque parte solo le 40 formazioni di Serie A e B (20 + 20), circostanza che come era prevedibile ha provocato la reazione veemente degli esclusi, in primis la Serie C, con parole dure pronunciate da Francesco Ghirelli, presidente di Lega Pro: "La decisione della Serie A di escludere le squadre di Lega Pro dalla Coppa Italia non solo viola diritti consolidati, ma è espressione di una concezione elitaria del calcio, incapace di avere una visione di sistema”.
Il numero uno della Lega Pro affonda ulteriormente il colpo, preannunciando battaglia sul tema: "Lunedì è convocato il Consiglio Direttivo della Lega Pro, che adotterà ogni iniziativa per tutelare i diritti delle proprie squadre e per salvaguardare una cultura del calcio che sia rispettosa dei valori più autentici dello sport. Innovare è giusto, ma salvando la coesione del sistema calcio".
Nell'attuale edizione della Coppa Italia, che si concluderà il prossimo 19 maggio con la finale tra Juventus ed Atalanta, sono approdate al terzo turno compagini di Serie C come Catanzaro, Monopoli e Padova. Qualcosa che non si vedrà più almeno nell'immediato: il nuovo corso è stato varato dalla confindustria del calcio italiano e dovrebbe resistere alle proteste degli esclusi.