Coppa Italia, la serata anonima di Cristiano Ronaldo: 90′ da fantasma e niente rigore
Cristiano Ronaldo, quello ‘vero', quello capace di vincere le partite da solo, non è mai rientrato in Italia e probabilmente è ancora in Portogallo. La conferma è arrivata anche nella finale di Coppa Italia vinta ai rigori dal Napoli: una partita conquistata dai bianconeri proprio grazie ad un penalty vincente di CR7 a San Siro. Da allora, complice anche la maledetta pandemia, il cinque volte Pallone d'Oro non è più tornato e pare sia rimasto ancora in lockdown nella sua amata Madeira.
Dopo la brutta prestazione contro il Milan nella semifinale di ritorno, CR7 ha infatti steccato anche la gara più importante: quella che avrebbe dovuto regalare alla Juventus il primo trofeo stagionale. Riportato nella zona di campo a lui più congeniale, ovvero la fascia sinistra, l'ex Real Madrid ha fatto poco per meritarsi la sufficienza: qualche scatto dei suoi, un tiro non irresistibile in avvio di gara e poco altro. Insomma, non è riuscito a lasciare il segno dimostrando ancora una volta una condizione fisica e psicologica tutta da ritrovare.
Perché Cristiano Ronaldo non ha calciato il rigore contro il Napoli
Per avere un quadro più chiaro del momento del sette bianconero, basta forse dare un'occhiata ad alcuni dati del suo ‘score'. I dati della finale di Roma dimostrano quanto è stata deficitaria la serata dello stadio Olimpico. Soprattutto quello dei tiri verso la porta di Meret: soltanto tre, di cui due neutralizzati dal giovane portiere partenopeo. Una serata storta, chiusa tra l'altro anche con la beffa della sua assenza durante la lotteria dei rigori finali. Dopo quello vincente di Milik, che ha fatto partire la festa azzurra a Fuorigrotta, del suo calcio di rigore, il quinto della Juventus, come direbbe Sarri ‘non ce n'era bisogno'. E infatti non l'ha calciato, lasciando il centro del campo a testa bassa.