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Coppa Italia, Inter in campo con il fantasma di Lautaro: solo un tiro in porta da parte del ‘Toro’

Lautaro Martinez non ha inciso nella semifinale contro il Napoli. L’Inter avrebbe voluto un guizzo da parte dell’argentino che però per 70 minuti ha vagato per il San Paolo senza meta. Fuori forma, mai incisivo ha giocato al di sotto delle proprie qualità. Più che le voci di mercato, ha inciso il lockdown: solo un tiro in porta e 20 palloni troccati.
A cura di Alessio Pediglieri
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Nella semifinale di Coppa Italia del San Paolo, in campo c'era anche Lautaro Martinez ma quasi nessuno se n'è accorto. La partita del ‘Toro' di Avellaneda è stata a dir poco incolore, senza mai incidere nel corso dei 70 minuti in cui è rimasto in campo, costringendo Antonio Conte alla sostituzione. Una gara negativa e insufficiente, in cui l'argentino – da settimane al centro dei discorsi di mercato – non è mai stato al centro della manovra dell'attacco. I dati e le statistiche lo condannano totalmente: solo un tiro in porta e 20 palloni toccati in totale, troppo poco per dire che Lautaro era in condizione di scendere in campo. Eppure quest'Inter non può prescindere dal suo attaccante che prima dello stop aveva mostrato un'intesa perfetta con Lukaku.

Le troppe voci di mercato hanno inciso? Di certo, il motivo non è da ricercarsi nei rumors che vorrebbero Lautaro già un giocatore del Barcellona. La professionalità che lo ha sempre contraddistinto e l'amore che ha sempre mostrato per i colori nerazzurri fugano ogni dubbio. Il problema serio è che questo ‘Toro' è la conferma che tre mesi di pausa avrebbero scaricato anche un bisonte: lento, impacciato, sempre in ritardo sui palloni che di solito sono suoi, Lautaro avrà necessità di allenarsi ancora e ritrovare il ritmo partita prima di riavere la forma dei tempi migliori.

Meglio di lui le altre due punte in campo, come Romelu Luaku che ha giocato per intero i 90 minuti. Il belga è apparso appesantito, la condizione non è certo delle migliori ma la sua sola presenza in area napoletana è stata pur sempre un costante pericolo. Un paio di colpi sotto porta e alcuni palloni recuperati, per una prestazione non eccezionale ma comunque di sacrificio e lavoro. bene anche Alexis Sanchez che è stata la pedina finale giocata da Conte: l'idea era quella di sparigliare la scacchiera ma l'ex United non è riuscito, pur creando una delle occasioni da gol più limpide di tutta la partita.

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