Coppa Italia, calendario quarti: caos su date e orari delle partite in diretta tv sulla Rai
Centocinque milioni di euro per tre stagioni (dal 2018 al 2021). Trentacinque milioni all'anno sono nulla nella torta dei diritti tv che vengono distribuiti un po' a pioggia per la Coppa Italia. Ma sono soldi. E, anche se pochini, rinunciarvi è una bestemmia. Ecco perché – al netto delle esigenze di programmazione e di palinsesto – la Lega di Serie A ha spalmato il calendario delle partite dei quarti di finale su due settimane: martedì 21 e mercoledì 22 gennaio, martedì 28 e mercoledì 29 gennaio. Tutte le gare verranno trasmesse in prima serata (ore 20.45), in diretta e in chiaro su Rai Uno (anche in streaming attraverso la piattaforma online Rai Play, scaricando la app necessaria).
Coppa Italia, caos su calendario e format
Cosa c'è di strano? All'apparenza nulla ma la questione è sempre la stessa: gli eventi in tabellone che s'accavallano, ingolfano i programmi di lavoro delle squadre e creano problemi nelle scelte agli allenatori in previsione di sfide molto delicate. Un esempio? Napoli-Juventus e Roma-Lazio domenica 26 gennaio alle 18 e alle 20.45, circa 5 giorni dopo la sfida nei quarti tra le squadre di Gattuso e Inzaghi, Sarri e Fonseca. Così come Torino-Milan e Inter-Fiorentina andranno in campo rispettivamente 3 giorni dopo gli incontri di campionato.
Le proteste per le gare di giovedì sera alle 21.15
Proteste finite? No, ad alimentarle è anche la disparità di trattamento sui turni capitati negli ottavi di finale con incontri fissati alle 15 (orario che non ha garantito una buona presenza allo stadio) e addirittura alle 21.15, col rischio – complici le temperature più fredde del periodo – di arrivare a ridosso della mezzanotte in caso di supplementari e calci di rigore (come capitato il 9 gennaio scorso a Torino e Genoa).
Coppa Italia, calendario dei quarti: date, orari, diretta tv
La Lega di Serie A ha comunicato il calendario dei quarti di finale di Coppa Italia che si disputeranno a distanza di una settimana nel periodo compreso tra martedì 21 e mercoledì 29 gennaio, tutte alle ore 20.45 (in diretta tv sulla Rai). Ecco chi gioca in casa da regolamento.
Martedì 21 gennaio
ore 20.45 Napoli-Lazio (Rai 1)
Mercoledì 22 gennaio
ore 20.45 Juventus-Roma (Rai 1)
Martedì 28 gennaio
ore 20.45 Torino-Milan (Rai 1)
Mercoledì 29 gennaio
ore 20.45 Inter-Fiorentina (Rai 1)
Il comunicato del Cdr di Rai Sport sugli orari delle partite
Il Comitato di Redazione di Rai Sport ha pubblicato un comunicato molto lungo e dettagliato con il quale ha espresso la propria posizione e soprattutto ha difeso l'Emittente rispetto agli attacchi ricevuti relativamente alla scelta dei giorni, agli orari e al format delle partite di Coppa Italia.
Nelle ultime settimane non si contano gli attacchi a Rai Sport per le partite di Coppa Italia trasmesse in diretta e in esclusiva su Rai1, Rai2 e Rai Sport Hd (canale 57). Accuse assurde – si legge nel comunicato – come quella di condizionare i sorteggi e favorire i grandi club per fare alzare gli ascolti. Alcuni azzardano addirittura fantomatici paragoni con la FA Cup inglese e la Bbc senza evidentemente sapere di cosa stanno parlando. Le squadre di Premier League, infatti, cominciano a giocare a gennaio, mentre i primi turni sono riservati alle squadre delle serie minori.
Il format della competizione e le date dei turni vengono decisi, in modo insindacabile, dalla Lega Calcio. Lo stesso accade per il campionato, trasmesso dalle pay tv. Ma questo non scandalizza i colleghi di altre testate che preferiscono accanirsi contro Rai Sport.
Discorso analogo per le gare serali. Ci si lamenta solo per quelle di Coppa Italia che, giocandosi in giorni feriali, permettono anche a chi lavora di vedere le partite. Nessuno, invece, ha qualcosa da ridire sulle notturne di campionato il sabato e la domenica delle quali si potrebbe tranquillamente fare a meno e che sono a esclusivo beneficio delle pay tv.
Il sospetto è che questi attacchi, sincronici e diffusi, nascano dalla volontà di togliere alla Rai la Coppa Italia. Su questo punto vogliamo essere molto chiari. Non accetteremo un ulteriore ridimensionamento del Servizio Pubblico in tema di diritti sportivi. Il calcio in chiaro, come hanno mostrato gli ascolti della Supercoppa Italiana, ottiene ottimi risultati per la nostra azienda che non solo deve difendere ciò che ha acquistato e ma è chiamata a rilanciare in vista delle prossime, decisive, partite sui diritti sportivi.