Conte si prepara per Napoli-Inter, sorride alla domanda più scomoda: “Domani saprete”
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Chi prenderà il posto di Frank Anguissa nel Napoli che sfiderà l'Inter domani sera? Antonio Conte sorride dinanzi alla domanda che più di tutte un po' lo mette in difficoltà. Fare un nome, sia Gilmour o Billing, equivale a dare un indirizzo, una traccia di quella che potrebbe essere la squadra da schierare nella partita scudetto. Il tecnico se la cava con una battuta: "Ci sto pensando da tutta la settimana – dice sorridendo sornione -. Ho ancora 24 ore per decidere… lo saprete e lo vedrete domani. Cercheremo di fare la scelta migliore e trovare una soluzione giusta, sotto il profilo tecnico e fisico, per affrontare una partita del genere".
Orgoglio e serenità. L'allenatore salentino ne dispensa a piene mani in conferenza anche quando gli viene menzionato febbraio come mese più difficile: "Davvero? Pensavo fosse agosto…", ha ammesso scherzando e facendo riferimento alla partenza tremenda della squadra con quella sconfitta pesante a Verona e un mercato ancora in cantiere.
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Conte sa come toccare le corde giuste quando racconta di aver spiegato alla squadra che se è giunta a questo punto della stagione "è perché ha meritato tutto sul campo". E, consapevole di quanto fatto, deve "godersi il momento" per non farsi schiacciare dalla pressione di un evento del genere. "Ai ragazzi ho detto che quel che conta davvero è dare tutto come abbiamo fatto sempre, in tante occasioni. Forse solo per quanto visto a Como ci sono recriminazioni al riguardo ma abbiamo analizzato gli errori commessi. Loro sanno che mi sono molto arrabbiato, erano arrabbiati anche loro perché il secondo tempo che non è stato al nostro livello".
Olivera è recuperato, Spinazzola sta meglio. La nota dolente degli infortuni, come se ne spiegano tanti in questo periodo? "Nel corso di una stagione può capitare il periodo più sfortunato e un altro in cui hai calciatori infortunati tutti in un settore. Ecco perché bisogna essere bravi a trovare soluzioni cercando di valorizzare giocatori poco utilizzati". È il caso di Raspadori che nelle ultime due gare in cui è partito titolare è andato a segno. Conte ne elogia le qualità ma chiarisce un concetto: non è un esterno da poter utilizzare in un tridente offensivo.
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"Jack può essere una seconda punta, un trequartista e anche un interno di centrocampo offensivo, con più qualità dei tre – ha aggiunto il tecnico -. E corre più di 12 kilometri durante la partita…". Domani sera si vedrà tutto, in un modo o nell'altro.