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Conte si prende tutto, pure il bel gioco: “Il gol a Crotone è opera d’arte, solo un cieco non vede”

Antonio Conte festeggia la vittoria dello Scudetto e ne approfitta per togliersi qualche sassolino dalla scarpa, nel mirino ci sono i detrattori della sua Inter che sostengono che la squadra nerazzurra giochi male: “Giochiamo un calcio moderno, sappiamo fare tutto. L’hashtag #Conteout? Erano tifosi delle altre squadre…”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Dire rivincita sulla Juventus è dire poco per Antonio Conte, che a distanza di 7 anni dal polemico addio ai colori bianconeri rovescia il rapporto di forze nel calcio italiano, portando l'Inter a festeggiare il suo 19° Scudetto. Ed allora oggi è il momento non solo di godere, ma anche di togliersi qualche sassolino dalla scarpa.

Il leccese non ha dimenticato le critiche ricevute per il gioco espresso dai suoi ragazzi e passa al contrattacco: "L'Inter gioca un calcio moderno. Sappiamo fare tutto: la costruzione dal basso, il contropiede, l'attesa. Giochiamo un calcio provato e riprovato in allenamento, facciamo tanti gol quasi fotocopia. A me piace vedere la mia squadra, mi piace molto. Mi piace rivedere le partite e i gol. Il primo gol al Crotone è un'opera d’arte. Solo un cieco non vede la qualità della giocata, guardate cosa fa Eriksen, tutti i giocatori sanno dove sono. Vedere Sanchez che ti fa quella giocata è bellissimo, senza guardare".

Insomma, che nessuno si azzardi ancora a dire che l'Inter gioca male, del resto con 74 gol ha il secondo miglior attacco della Serie A assieme al Napoli, dietro solo alla reclamizzatissima Atalanta. Va bene i tatticismi, va bene la carica motivazionale, ma Conte fa capire che non si può vincere uno Scudetto solo speculando.

Ai microfoni di ‘Sky' gli chiedono poi di quell'hashtag #Conteout che fu lanciato nel momento di massima difficoltà della stagione nerazzurra, coinciso con l'eliminazione dalla Champions League: il tecnico ora ci ride sopra e piazza la stoccata: "Gli haters secondo me erano tifosi di squadre avversarie…  Non è facile vincere con l'Inter. Chi ha giocato in questa squadra e chi l'ha allenata capisce che è una situazione complicata. Devi entrarci dentro, devi capire delle dinamiche, devi stare al gioco. Ma non devi mai snaturarti. Non l'ho mai fatto. Anche i tifosi poi hanno apprezzato il fatto che ho sposato la causa. Sono contento perché sono stato chiamato qui per riportare all'Inter la vittoria. Mi erano stati dati 3 anni, esserci riuscito in 2 mi riempie di soddisfazione".

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